IL Signor CEO


"I bimbi nascono liberi, liberali e timorosi di Dio. Dobbiamo quindi sottrarli alle famiglie"

Prosegue l'intervista di Zafferano al Signor CEO. Prima o poi ne ricaveremo un libro e sarà uno di quei titoli intorno ai quali vi aleggerà, per secoli, odor di zolfo e di terribili verità.

Questa settimana niente polemiche, vorrei solo che Lei commentasse questo ragionamento di Pietro, 6 anni, della Scuola paritaria esperenziale per l’infanzia Saint Denis di Torino: “Maestra, ma senti, ma ci faranno tornare a scuola come si faceva una volta che ci vedevamo tutti in faccia per vero, potevamo stare insieme, litigare, picchiarci, dirci le cose brutte che tanto poi facevamo pace ed eravamo ancora più amici?...

Ma ti rendi conto che in questo periodo non ho neanche potuto litigare, era già tanto se ci dicevamo ciao, ascoltavamo la Maestra noiosa che non ti dico. Io non avevo voglia di accendere il computer, non avevo voglia di stare a sentire cose così noiose che neanche alla Maestra gli fregava. Almeno quando veniva in classe anche lei sembrava più contenta. Io spero proprio che lo capiscano che la scuola è fatta di bambini che si incontrano per vero”.

Risposta del Signor CEO:

"Sotto questo suo atteggiamento pretesco si cela il solito bastardo di giornalista schierato sempre contro di noi. Per fortuna siete sempre meno, la maggior parte di voi, grazie anche alla crisi della stampa, si è allineata a noi. È curioso, i nostri amici editori vi riducono di numero, vi abbassano gli stipendi, vi tolgono i bonus e i benefit, con lo home working lavorerete di più e sarete retribuiti di meno, eppure continuate a mettere in bella le 'veline' che vi passiamo. Vi lamentate della Rete, in realtà siete voi i più grandi produttori di fake news e di fake truth sui nostri testi. Questi comportamenti smaccatamente ruffiani di voi stampa di regime hanno cambiato segno, al punto che cominciate a danneggiarci: siete smaccatamente servi. Stesso fenomeno lo abbiamo con i virologi di sistema, che seguono le piroette dell’OMS, sdraiata questa a mò di tappettino ai voleri di Xi e di Bill.

Non c’è dubbio che con la rubrica 'I Bimbi del Saint Denis' Lei ci abbia dato un colpo sotto la cintura. Questo che scrive Pietro per noi è terribile, lo stesso di quello che ha scritto certo Edoardo (3 anni) sul numero 76 di Zafferano: in due righe è più incisivo di un articolo di fondo di qualche mega editorialista da 6.000 battute ormai 'bollito'. Questi del Saint Denis sono la prova provata che, come ripeto da anni a George e a Bill con scarso successo, i bimbi nascono liberi e pure liberali e timorosi di Dio. Dobbiamo quindi sottrarli appena possibile alle famiglie per indottrinarli nelle nostre 'cantere politico-sportive' e definire il loro destino finale: 1) Accademia per quelli destinati a diventare butler, 2) Lavoretti-Divano di cittadinanza per i non dotati o rivoluzionari in pectore come Edoardo.

Sono stanco, Lei con la sua rabbia repressa verso i nostri nobili disegni mi rende nervoso e mi affatica. Certe volte mi verrebbe voglia di farla ricoverare in una RSA per giornalisti bolliti".

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Roberto Zangrandi (Bruxelles): lobbista