Grossman, Putin e il nazi-comunismo

Una delle curiose vicende linguistiche di questa tragica guerra provocata dall’invasione russa dell’Ucraina è lo scambio di epiteti e di giudizi sui governi russo e ucraino. La questione ha un risvolto importante per tutti e c’entra con la grande intuizione di Vasilij Grossman, ebreo ucraino di lingua russa, morto nel 1964 e autore di Vita e destino.

Psicologie di guerra

Tra gli effetti collaterali della guerra Russia-Ucraina troviamo l’alzarsi della tensione nelle discussioni, da quelle private a quelle sui social, e la perdita della ragionevolezza. Si è detto molto dell’Università Bicocca che chiede al professore di inserire qualche autore ucraino vicino al pericoloso Dostoevskij – con relativo rifiuto – e del militante sindaco di Milano Beppe Sala che chiede al direttore d’orchestra russo Gergiev, che di solito non fa comizi prima di dirigere, di professare il suo anti-putinianesimo.

Il fattore umano

Una delle vicende più curiose della storia è sempre il caso, che spesso agisce nel e con il fattore umano. Chi ha avuto a che fare davvero con vicende che hanno poi avuto riflessi pubblici e sono state discusse da tante persone sa bene che, contrariamente a ogni teoria complottista, il singolo essere umano, nel bene e nel male, può cambiare la storia, anche se spesso ciò accade per una combinazione di elementi imprevedibili anche da chi ne è il protagonista.

L’Ucraina e i valori ontologici

La vicenda ucraina svela alcune importanti verità che hanno a che fare con il pensiero.
La prima è che in un’epoca così segnata dalla virtualità, l’azione fisica, brutale, che mette a rischio il corpo – proprio e altrui – ha una forza shoccante e imbattibile.

G. B. Contri tra psicoanalisi e cristianesimo

Alcuni giorni fa è mancato Giacomo B. Contri, psicoanalista milanese e fondatore della “Società degli amici del pensiero di Sigmund Freud”. Era stato allievo e traduttore di Jacques Lacan e aveva sviluppato una propria filosofia originale che si muoveva tra psicoanalisi, filosofia del diritto e linguistica.

Un problema logico per vax e no-vax, seconda puntata

I quattro fedeli lettori mi hanno scritto per esprimere dubbi e perplessità sulla difesa della sospensione del giudizio della settimana scorsa. “Non si accetta così lo scetticismo?”, “non possono parlare solo gli esperti in questo modo?”, “meglio del sospendere il giudizio non c’è il domandare ciò che non si sa?”

Condividere? Un problema logico

Sollecitato da un paio di incontri su temi attuali come il politicamente corretto 2.0 che ci sta invadendo, dopo aver invaso gli Stati Uniti (qui trovate il video, se vi interessa), e le fake news che ci hanno già invaso soprattutto a partire dall’era social, mi sono imbattuto nella necessità di tornare a un’antica pratica della filosofia: la sospensione del giudizio.

Memorial e il dramma della verità storica

Il 28 dicembre 2021 la Corte Suprema della Federazione Russa ha decretato la chiusura di Memorial Internazionale recependo le tesi del pubblico ministero che, tra le altre cose, accusava la fondazione, nata dal dissidente premio Nobel Andrej Sacharov nel 1989, di aver “interpretato scorrettamente la storia sovietica e creato ‘una falsa immagine dell’URSS raffigurandola come Stato terrorista’ e ‘aver criticato gli organi di potere’”.

L’altare dell’ipocrisia e quello della logica

Una risposta che vale un trattato sul mondo moderno quella del Papa di ritorno dal viaggio a Cipro e in Grecia. La risposta non è tanto quella di filosofia politica sui rischi dei populismi e dell’impero sovranazionale uniformante. La risposta vera è quella sull’accettazione delle dimissioni del vescovo di Parigi, Michel Aupetit, accusato dalla stampa di aver avuto una...

Il follemente corretto, aspettando un nuovo Molière

Il manifesto del libero pensiero di Paola Mastrocola e Luca Ricolfi andrebbe letto in tutte le scuole e le università e sono lieto che venga distribuito con la Repubblica, giornale a vasta diffusione, nonostante la perdita costante di copie. Non penso che il librettino sia perfetto, ma mette in luce in breve e con un bel dire l’ideologia del politicamente corretto 2.0 che sta...