Vigliacchi e traditori

In epoca di festa del 25 aprile viene in mente il problema eterno del tradimento, forse il più duro e drammatico dei problemi umani. Nella guerra civile di allora, al di là dell’odio per l’invasore tedesco, tutti considerarono “traditore” l’avversario e le ferite inferte dal giudizio di tradimento sono le più profonde da guarire.

Hannah Arendt e i leaks del 1971

In epoca di informazioni segrete sgocciolate al pubblico, in modo più o meno noto, con fini più o meno espliciti, vale forse la pena ricordare lo splendido lavoro di Hannah Arendt (1906-1975) su un altro celebre leak: quello dei cosiddetti Pentagon Papers, l’indagine segreta del governo americano sul disastro della guerra in Vietnam. 

La Crusca, il politicamente corretto e la metafisica

Il 20 marzo scorso il Corriere della Sera ha pubblicato stralci di un parere dato alla Corte di Cassazione dalla celebre Accademia della Crusca riguardo all’uso del linguaggio politicamente corretto nell’amministrazione pubblica: asterischi, schwa, maschili e femminili e tutto l’armamentario linguistico di ciò che chiamiamo politicamente corretto 2.0, il politicamente corretto dei nostri giorni.

Masaccio e il dramma della vita

Su Masaccio è stato scritto e detto relativamente molto, visto che si tratta di un pittore morto a 26 anni e che ha operato solo dal 1422 al 1427. Sei anni che sono bastati per rivoluzionare la storia della pittura e dell’arte. Nonostante quanto scritto, però, con Guido Gili abbiamo accettato di provare a gettare uno sguardo filosofico e sociologico al giovane geniale pittore. 

Living. Vivere e i diversi gradi della coscienza

Il film Living di Oliver Hermanus è un remake dell’omonimo Vivere di Akira Kurosawa, il grande regista giapponese, su sceneggiatura di Kazuo Ishiguro, che a sua volta aveva tratto ispirazione da una novella di Tolstoij, La morte di Ivan Il’jic. Una lunga serie di autori per far capire che la novità profonda accade sempre dentro la tradizione.

Chat GPT e i futuri distopici

Chat gpt per ora è soprattutto un gioco ma è l’inizio di un altro passo decisivo della rivoluzione digitale, il grande marchio della nostra era. Come l’invenzione della rappresentazione nelle grotte preistoriche, quella della scrittura e quella della stampa, e ancor più come quella dei mass media all’inizio del Novecento, la rivoluzione della comunicazione è anche una rivoluzione del modo di pensare. 

Charles Péguy descritto da un suo amico

Una curiosa collana, quella della casa editrice Ares su pensatori e poeti, una collana in cui gli autori vengono descritti dai più simili dei loro posteri. Dopo Daniele Gigli, il più eliotiano dei poeti di oggi, che presenta Eliot (T.S. Eliot. Nel fuoco del conoscere), viene pubblicato il libro Charles Péguy. Amico presente scritto da Giorgio Bruno, il più peguysta dei docenti e, forse, degli esseri umani.

Lo strano destino del Papa emerito

Curioso il destino del Papa emerito Benedetto XVI, scomparso nella scorsa settimana. La sua morte e il suo funerale, come la sua vita da Papa, è stata segnata dall’ingenerare comportamenti altrui profondamente contraddittori. Mi limito a osservare alcuni di essi.