Chat GPT e i futuri distopici

Chat gpt per ora è soprattutto un gioco ma è l’inizio di un altro passo decisivo della rivoluzione digitale, il grande marchio della nostra era. Come l’invenzione della rappresentazione nelle grotte preistoriche, quella della scrittura e quella della stampa, e ancor più come quella dei mass media all’inizio del Novecento, la rivoluzione della comunicazione è anche una rivoluzione del modo di pensare. 

Charles Péguy descritto da un suo amico

Una curiosa collana, quella della casa editrice Ares su pensatori e poeti, una collana in cui gli autori vengono descritti dai più simili dei loro posteri. Dopo Daniele Gigli, il più eliotiano dei poeti di oggi, che presenta Eliot (T.S. Eliot. Nel fuoco del conoscere), viene pubblicato il libro Charles Péguy. Amico presente scritto da Giorgio Bruno, il più peguysta dei docenti e, forse, degli esseri umani.

Lo strano destino del Papa emerito

Curioso il destino del Papa emerito Benedetto XVI, scomparso nella scorsa settimana. La sua morte e il suo funerale, come la sua vita da Papa, è stata segnata dall’ingenerare comportamenti altrui profondamente contraddittori. Mi limito a osservare alcuni di essi.

André De Tienne e il problema delle digital humanities

Una delle situazioni più comuni dell’attuale rivoluzione digitale è che nel mondo umanistico chi sa programmare i meravigliosi algoritmi che permettono agli esseri umani di vivere in modo così comodo – anche troppo – rispetto al passato ha un’idea vaga di quali siano la natura e gli scopi di ciò per cui sta facendo la programmazione e, d’altro canto, gli specialisti del settore, dai musei alle edizioni critiche, non sanno nulla di programmazione. 

Correnti

Delle correnti si parla sempre male. Le meno bistrattate sono quelle meteorologiche. Per quelle del mondo sociale, giudiziario e politico non c’è che riprovazione. Fonte di corruzione, di lobbismo, di spartizioni, di abusi di potere. Tutto vero, ma occorre anche considerarne l’inevitabilità e i meriti.

Il Gius, il centenario e la Chiesa

Oggi, 15 ottobre, la Chiesa Cattolica festeggia la memoria di Santa Teresa d’Avila, quella dell’estasi mirabilmente scolpita da Bernini in Santa Maria della Vittoria a Roma. Oggi, però, in piazza S. Pietro il Papa, insieme a qualche decina di migliaia di persone, festeggerà anche il centenario della nascita di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. 

I cattolici in politica? Un altro punto di vista

Come a ogni elezione, anche stavolta è sorto un piccolo ma animato dibattito sul voto cattolico. Il dibattito è dovuto al trovarsi in un Paese che ha avuto un partito unico dei cattolici per cinquant’anni, che ospita la sede internazionale del cattolicesimo, che continua ad avere un numero enorme di battezzati, nonostante ogni considerazione sulla inevitabile fine della religione in epoca secolarizzata.