LA Caverna


Una riflessione sulla famiglia

"La famiglia non è una cosa importante, è tutto".

 (Michael J. Fox) 

La famiglia, "luogo primario della umanizzazione della persona e della società" (ChL,40), merita considerazione e attenta analisi per stimolarne le competenze, favorirne l'autonomia, sancirne e tutelarne i diritti (Carta dei diritti della famiglia, Santa Sede 1983). 

Occorre aver chiara in noi la consapevolezza della funzione e del ruolo della famiglia, individuare quali sono le vere e autentiche necessità, le preoccupazioni maggiori, studiare e apprendere l'incidenza delle trasformazioni strutturali ed economiche della società, equilibrare il rapporto tra lavoro e faccende domestiche, far fronte ai problemi delle famiglie monoparentali e di quelle in situazione di marginalità sociale.

Molte ragioni di drammatica attualità (divorzi, indifferenza, abbandoni, suicidi, incomunicabilità, ribellioni...) ci spingono a cercare risposte agli interrogativi angosciati di molti genitori che confessano di non poterne più, di ritrovarsi esauriti, di essere spinti a rinunciare a qualsiasi tentativo perché sfiduciati e convinti che i loro sforzi sono vanificati sotto la pressione competitrice di modelli che la società propone. Occorre disponibilità a ringiovanire sempre, impegno per camminare al ritmo veloce del tempo. È sempre stato difficile fare il genitore, lo è oggi ancora più, e non lo sarà meno domani.

Mentre il relativizzare tutto pone i figli in una situazione di estrema speditezza, lascia i genitori con un sfilza di dubbi sul significato e sul valore delle scelte. Stretti dentro una morsa - i figli intolleranti e le perplessità che paralizzano – i genitori non sempre sanno convivere con il conflitto. La pace del giorno e la tranquillità della notte vanno guadagnate volta per volta perché il precario equilibrio dei rapporti corre sul filo del rasoio. Nel vasto contesto socioculturale attuale, il vissuto, il bagaglio delle esperienze e i mezzi di comunicazione, offrono ai genitori in ricerca di risposte ai rilevanti problemi della loro vita familiare visioni e proposte tanto seducenti quanto ambigue.

Accanto ad alcuni valori e conquiste come una visione più serena della sessualità, una forte coscienza della libertà personale, il riconoscimento della dignità della donna e dei suoi ruoli, si accompagnano fenomeni ed episodi che scuotono alla base l'istituzione familiare: un’ignoranza o voluta indifferenza del valore del matrimonio, la paura di fronte a impegni stabili e definitivi, un’ambigua ed errata concezione dei rapporti e dei ruoli, i fallimenti e le situazioni irregolari, l'abdicazione alle responsabilità educative, una possessività esasperata che condiziona ed ostacola le scelte di vita dei figli, la piaga dell'aborto, il disinvolto ricorso alle diverse forme di fecondazione artificiale…. Vissuta come affare privato, la famiglia ha smarrito la coscienza della propria identità istituzionale ed è isolata ed abbandonata a sé stessa nello svolgimento dei suoi compiti.

Luogo privilegiato per la trasmissione e la conservazione di valori morali e culturali, istituzione prioritaria deputata a educare i figli, la famiglia vive spesso la sua missione in modo generico perché le energie culturali e psicologiche dei genitori sono carenti o inadeguate. Spesso, a corto di competenza specifica e con grande ingenuità si mettono al mondo dei figli senza porsi il problema di come saperli far crescere. Il diritto-dovere educativo della famiglia è insostituibile e inalienabile, non può essere sottratto o totalmente delegato. È l’amore dei genitori la norma che orienta la concreta azione educativa, arricchendola di inestimabili valori come la sensibilità, la costanza, il servizio disinteressato, lo spirito di sacrificio.

Preziosa scuola di socialità la famiglia strappa l’individuo all’anonimato, riconosce la sua irrepetibile originalità, incentiva i rapporti comunitari all'insegna del rispetto e del dialogo. L’individualismo diffuso sta minando nel profondo l'esistenza della famiglia e minaccia di modificare la ricchezza della persona e la verità delle sue relazioni. Contestando e superando ogni forma di individualismo la famiglia partecipa al laborioso processo dell’evoluzione della società e scrive il futuro del mondo perché è il seme primordiale di ogni cosa. Se in famiglia si ascolta, si vive e si parla di amore, accettazione, determinazione, sogni, impegno, disciplina, questo verrà proiettato nel mondo. Lo confermano alcuni fidati testimoni.

“Se vuoi cambiare il mondo, vai a casa e ama la tua famiglia”. (Madre Teresa)
"La famiglia è la patria del cuore". (Giuseppe Mazzini),
"...è un’oasi in un mondo spietato". (Christopher Lasch)
“Gioite con la vostra famiglia nella bellissima terra della vita”. (Albert Einstein)

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Emanuel Gazzoni (Roma): preparatore di risotti, amico di Socrate e Dostoevskij, affascinato dalle storie di sport
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Silvia Andrea Russo (Cremona): passione per l'antichità, la letteratura, la recitazione, la musica, il canto e la scrittura
Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.