... separare e di preferire, secondo le immagini, lo splendore del guerriero nel deserto e i benefici del suo amore. Perché solo il linguaggio qui divide. E' amore solo quello del guerriero pieno della vastità del deserto, e, nell'imboscata attorno ai pozzi, chi fa dono della vita è solo l'amante che ha saputo amare, perché altrimenti l'offerta del proprio corpo non è un sacrificio né un dono fatto per amore. Perché se chi combatte non è un uomo ma un automa e una macchina distruttrice, dov'è dunque la grandezza del guerriero? Io non vi scorgo altro se non un lavoro mostruoso d'insetto. E se colui che accarezza la moglie non è che un'umile bestia sulla lettiera, dov'è dunque la grandezza dell'amore?
Non conosco nulla di veramente grande se non nel guerriero che depone le armi e culla il bambino, o nello sposo che fa la guerra.
Non si tratta di oscillare da una verità all'altra, non si tratta di una cosa valida soltanto per un determinato tempo. Ma di due verità che non hanno valore se non congiunte. E' come guerriero che fai l'amore e come amante che fai la guerra.
Un caro saluto,
Antoine de Saint Exupéry