Giovanni Maddalena ed io abbiamo scritto un libro Uomini o Consumatori? Il declino del CEO capitalism, senza sapere che proprio alla sua uscita si sarebbe imbattuto nel Virus Cinese, facendo analisi e riflessioni, in tempi non sospetti, che sarebbero tornati utili. Il modello del CEO capitalism, con al centro della scena lo sprovveduto Consumatore, si è ripetuto identico in tutti i campi dei cosiddetti “competenti” dai supermanager ai superchef, ai superprofessori, ai superartisti, per non parlare dei supermagistrati e dei superavvocati. Il risultato è una società povera di umanità, povera di innovazione sociale, imprecisa, irresponsabile nei propri doveri, pretenziosa e presuntuosa nei propri diritti.
Con tali premesse il giochino non poteva durare. I nodi non solo stanno arrivando al pettine, ma ora è il pettine che sta marciando implacabile verso i nodi. La prima botta l’avemmo nel 2008. Alcuni, fuori dal kirieleison dominante, ebbero l’ardire di sostenere che, non solo si trattava di una crisi economica, ma di una vera e propria crisi antropologica. Il Virus Cinese di dodici anni dopo lo ha confermato: questa è una (terribile) crisi antropologica.
Ma lo scenario politico-economico non è cambiato, anzi, il regime nazicomunista di Xi Jingping punta al dominio del mondo esattamente come Adolf Hitler e come Iosif Stalin, con le merci e le supply chain al posto dei cannoni, il marketing in luogo della propaganda. Come reagirà l’Occidente? Dalle prime mosse sembrerebbe che Usa e UK cercheranno di sostenere la catena “finanza-tecnologia-industria-lavoro-consumo” (esattamente la strategia delle Seconda Guerra e quella degli Anni Sessanta), con grandi aumenti della spesa pubblica e convogliando finanziamenti pubblici e iniziativa privata. Parrebbe che i tedeschi siano in una posizione mediana fra Usa-UK e l’Europa mediterranea (Francia Spagna Italia), con un gigantesco piano di 550 mld di intervento pubblico e possibili nazionalizzazioni. Vedremo cosa succederà.
E i “competenti” nostrani tanto esaltati che fanno? Impazzano sui media ripetendo le loro stanche ricette, e inventandosi ridicole “mini strategie semi definitive” che modificano in continuazione. Ringrazio Giuliano Ferrara per aver carpito dal tabernacolo delle élite la voce del “superprofessore” Francesco Giavazzi: “Sarebbe migliore un mondo “scremato” (le virgolette sono mie) da chi non ce la fa a resistere a una pandemia?” “Sì, i costi della vecchiaia sono altissimi”. Domanda impeccabile, risposta sincera, che certifica come siamo ridotti.
Lo sostengo da anni che il CEO capitalism e i suoi imperatori, principi, duchi, da questo punto di vista altro non sono che un’evoluzione digitale di certe leadership svedesi (anni 20), tedesche (anni 30), sovietiche. L’immenso Allan Bloom, dopo il Sessantotto disse “Il fascismo ha un futuro, o addirittura lo è”. Mai previsione fu più azzeccata.
A seconda di come gestiremo il Virus Cinese e le sue implicazioni economiche, noi italiani, decideremo il nostro destino e il nostro futuro. Per quel che vale (nulla), sono ottimista sugli aspetti medici e popolari, pessimista su quelli politico-economici, stante le leadership di maggioranza (e di minoranza) che ci ritroviamo, al contempo logore e incompetenti, persino vanitose.