Anche Beethoven si è interessato agli automi scrivendo musica per “esecutori 4.0” della sua epoca: per orologio musicale (Cinque pezzi per Flötenuhr) e un maestoso pezzo ideato per “essere suonato” da una grande scatola musicale meccanica (il panharmonikon). Il marchingegno riproduceva La vittoria di Wellington op. 91, musica e effetti sonori voluti dal grande compositore per ricreare l’atmosfera della battaglia, in omaggio alla vittoria di Wellington sui Francesi, quindi suoni di fanfare, fucili e cannoni. Presentata nel 1813 anche nella versione per grande orchestra, la novità beethoveniana ha avuto al suo apparire enorme successo.
Sopravvissuti agli automi, noi musicisti facciamo oggi i conti con l’intelligenza artificiale, che a sua volta fa ora i conti con Beethoven per un progetto che sa di sfida. Nel n. 51 di Zafferano, Roberto Dolci ha scritto di come e quanto impari AI. Io posso solo aggiungere che per imparare a comporre musica, anche questa “intelligenza” va a scuola e nella fattispecie è stata allieva di Beethoven prima di provare, non so ancora con quali risultati, a sostituirsi a lui. Stiamo infatti per scoprire che di Beethoven non abbiamo nove sinfonie ma dieci: di una possibile decima sinfonia a quanto pare il compositore ha lasciato solo alcuni appunti, ma un algoritmo sta ora “rimediando”.
Un team di esperti - musicisti e sviluppatori di software - ha creato un algoritmo e lo ha mandato a lezione da Beethoven per studiare quegli schizzi del Maestro e poi tutta la sua opera, al fine di riuscire a completare la sinfonia nel modo in cui lo avrebbe fatto il compositore, secondo AI.
I primi tentativi non sono parsi troppo riusciti ma, più composizioni di Beethoven studiava, più l’algoritmo affinava le capacità e l’esito finale pare buono. Così almeno sostengono al Karajan Institute di Salisburgo che cura il progetto: sul sito della Deutsche Telekom, che finanzia l’iniziativa, si possono ascoltare un paio di frammenti dei progressi dell’algoritmo: https://www.telekom.com/en/company/topic-specials/beethoven-year-2020-special/details/beethoven-s-unfinished-587430
La prima mondiale di questa decima sinfonia “artificiale” eseguita dalla Beethoven Orchester è in calendario il 28 aprile 2020 a Bonn (data probabilmente posticipata): per l’algoritmo si tratta di un esame con voto di pubblico e musicologi. «Questo progetto non tenta di sfidare l'unicità del genio di Beethoven. Vogliamo semplicemente mostrare come la collaborazione tra l'intelligenza umana e artificiale possa migliorare la nostra immaginazione». Così dicono gli organizzatori.
Aspettiamo, prima o dopo sarà tempo di risultati.