Musica d’autunno
Compie cento anni il “Poema autunnale” per violino e orchestra composto da Ottorino Respighi nel 1925. Un piccolo racconto musicale, esempio di musica descrittiva ma soprattutto evocativa di atmosfere autunnali.
Compie cento anni il “Poema autunnale” per violino e orchestra composto da Ottorino Respighi nel 1925. Un piccolo racconto musicale, esempio di musica descrittiva ma soprattutto evocativa di atmosfere autunnali.
Don José, onesto e riservato brigadiere si innamora della sigaraia Carmen, sedotto dal fascino e dall’intraprendenza di lei e per seguirla abbandona la fidanzata Micaëla e l’esercito. Carmen però si stanca di lui, non sopporta la gelosia dell’uomo e si innamora del torero Escamillo.
A Bologna ritorna anche quest’anno il festival dedicato al jazz che ha una caratteristica davvero particolare: durante ogni edizione viene posata una stella di marmo dedicata a un grande jazzista nella via bolognese Orefici/Caprarie, ormai nota come La strada del jazz, che è anche il nome del festival.
Quando si pensa a “Star Wars” è impossibile separare le immagini iconiche delle galassie lontane dalla colonna sonora che le accompagna. La musica composta da John Williams per la saga creata da George Lucas è diventata una delle opere più riconoscibili e influenti della storia del cinema.
Un viaggio musicale attraverso un paesaggio alpino dall’alba al tramonto: questo è ciò che si propone la “Sinfonia delle Alpi” (“Eine Alpensinfonie” op. 64) di Richard Strauss, opera sinfonica ambiziosa e monumentale completata nel 1915.
“Eccomi di nuovo qui, col mio vecchio amico, il mare, sempre bellissimo…”. Così scriveva Claude Debussy nel 1905 a Eastbourne, sulla costa inglese della Manica dove completava “La mer”, una delle sue principali opere sinfoniche dedicata, appunto, al mare.
Immaginiamoci ospiti a casa Rossini a Passy vicino Parigi, dove il padrone di casa ci propone un menu musicale composto da “Quatre hors d’œuvres” (“Quattro antipasti”).
“Canto dei barcaiuoli” è la definizione da cui prende il nome la forma musicale della Barcarola; le composizioni che hanno questo titolo evocano il canto dei gondolieri veneziani e il delicato, continuo dondolio dei battelli che ondeggiando si muovono in laguna.
La “Gymnopédie” in Re maggiore per pianoforte è così popolare che è difficile non averla mai sentita, almeno per caso.
Il compositore che la scrisse, Erik Satie, era uomo dalle mille stranezze, a cominciare dall’abitazione che aveva scelto per sé a Parigi, un bilocale - che chiamava “l’armadio” - in cui una stanza conteneva una segreta collezione di ombrelli scoperta solo dopo la sua morte.
Era il 1976 quando Joël Cohen, produttore per radio France-Musique ebbe l’idea di festeggiare i solstizi d’estate e d’inverno con un progetto che chiamò “Saturnales de la Musique”, iniziative in musica svolte a Parigi e Tolosa e diffuse dalla radio.