Tutti quanti voglion fare il jazz
Tutto esaurito, sold out: sono le parole che organizzatori di concerti e artisti amano sentire, ed è ciò che sta capitando a Torino per tanti appuntamenti del TJF, Jazz Fest 2023.
Tutto esaurito, sold out: sono le parole che organizzatori di concerti e artisti amano sentire, ed è ciò che sta capitando a Torino per tanti appuntamenti del TJF, Jazz Fest 2023.
In ogni atto dell’opera di Puccini si canta di vivande e vini, anche a rimarcarne l’assenza.
Il compositore ci ha regalato quattro quadri con pagine di indiscutibile bellezza e amate in tutto il mondo; la sua musica incanta nel descrivere gli stati d’animo e le vicende, povere, dei personaggi.
Il famoso ritornello napoletano lo abbiamo di recente ascoltato, come colonna sonora, nel video diffuso dal ministero della Difesa ucraina in omaggio all’Italia; così è tornata l’attenzione sul brano e sull’uso ante litteram della musica a scopi pubblicitari.
Non c’è solo “The dark side of the moon” dei Pink Floyd a segnare il 1973 della musica - anno ricco e dinamico, dicono i critici - ma la “Candle in the wind” di Elton John, le nuove sonorità di Bowie, l’affacciarsi dell’hip hop, la colonna sonora di “Jesus Christ Superstar” e altro ancora.
Lo chiamano tutti così, Rach 3, il famoso concerto del film Shine (1996) che racconta, romanzandola un po’, la storia vera del pianista australiano David Helfgott, ossessionato dal padre, dal successo e preda delle sue fragilità.
Il Palais Garnier di Parigi è uno dei più noti teatri lirici al mondo, fastoso edificio e tempio dell’opera dal 1875. Ancora oggi si parla del suo fantasma, del pianista e la ballerina.
I suoni accompagnano il gioco e lo incalzano, sostengono l’azione e i giocatori solleticandone le emozioni: i videogiochi sono realizzazioni complesse in cui la musica ha via via conquistato spazio e importanza.
Il celebre pianista Lang Lang e la popstar Mika, insieme in una stanza commentano tra loro l’esibizione di un ragazzino al pianoforte. È una della immagini di “The Piano”, serie di cinque episodi ora in onda su Channel 4 (canale televisivo britannico).
A fine febbraio di centocinquant’anni fa nasceva a Napoli Enrico Caruso, musicista davvero immenso. Star della lirica, acclamato in Europa e in America, fu il primo a incidere la sua voce su disco; convinto sostenitore della canzone napoletana cui diede molto spazio durante la sua carriera, diventò a tutti gli effetti anche la prima popstar.
Si sta concludendo a Roma la prima grande mostra italiana dedicata a Raoul Dufy (1877-1953), spesso definito il pittore della gioia.
I bellissimi omaggi alla musica che costellano le opere del Maestro francese sono senz’altro frutto dell’ambiente familiare nel quale l’artista crebbe.