I vinili non suonano quindi bene o male a seconda del colore ma il risultato dipende della qualità di realizzazione, dal processo produttivo.
Era stata la RCA Victor intorno al 1950 a caratterizzare i dischi in uscita con colori diversi a seconda del genere musicale; proposte per un pubblico di nicchia che furono riprese in modo più ampio negli anni Ottanta, quando però il vinile stava per cedere il passo al CD.
Realizzare dischi in vari colori è più costoso rispetto al tradizionale nero ma oggi il vinile piace proprio colorato, così da divertirsi tra quelli splatter, glitterati, fosforescenti, marmorizzati. Non ultimi i picture disc, che presentano un’immagine stampata sul disco; in questo caso però la qualità non può essere delle migliori poiché, per non intaccare il disegno, la puntina del giradischi agisce solo sullo strato superiore del disco, con conseguenti imperfezioni e minor resa all’ascolto.
L’interesse per i vinili ha determinato un’impennata riguardo la produzione e un parallelo aumento delle preoccupazioni riguardo la sostenibilità. Ecco che Warner Music e Sonopress hanno iniziato la produzione di LP a basso impatto ambientale - chiamati EcoRecords - e annunciato il primo vinile ecosostenibile: l’album di Gallagher e Squire.
In Italia la soluzione pare essere arrivata con Greenyl, sturtup che produce un nuovo tipo di disco ecologico e sostenibile, innovativo riguardo la materia prima e il processo produttivo. Importante il fatto che non risulta intaccata la qualità del suono (jointventure tra Terenzi Srl e Rude Records).
L’iniziativa in arrivo è della Universal Music Italia che, come omaggio a Adriano Celentano - da sempre sensibile ai temi ambientali e sociali - pubblica in vinile Greenly alcuni dei più significativi album dell’artista (in uscita il prossimo 7 giugno).
Il mercato dei dischi continua a rafforzarsi; il settore sta dunque dicendo la sua, si avvale di specifici procedimenti artigianali e punta sulle edizioni limitate, in crescente richiesta.
Sempre più ai suoi estimatori il vinile si presenta variegato, variopinto, esclusivo e ora anche green.