Giorgio Gaber e Gioacchino Rossini
“Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, il gioco d’azzardo alla Scala si pratica regolarmente nel ridotto dei palchi, come fuga dall’opera ma anche come sostentamento della stagione…”. Così si legge sul sito del Teatro milanese e in generale giochi e lotterie erano di casa nei teatri lirici italiani.