Il soggetto è ambientato nella Francia di fine Ottocento, in un negozio di bambole meccanizzate che di giorno danzano per i clienti ma di notte vivono di vita propria interagendo tra loro.
Quando il giocattolaio concorda la vendita a due diverse famiglie di due bambole innamorate, nel negozio cala un senso di profonda tristezza. Il ballerino e la ballerina di can can, dopo il consueto ballo notturno si nascondono per sfuggire al destino, consapevoli che sarebbero stati separati. Il giorno seguente i clienti scoprono la loro assenza e accusano il proprietario che, a sorpresa, viene difeso dalle bambole in rivolta capaci di respingere i compratori fuori dal negozio. Ai mancati acquirenti, increduli, non resta che assistere attraverso le vetrine alle danze gioiose di tutte le bambole, comprese le due innamorate che si sono riunite al gruppo.
Il balletto, commissionato da Sergej Diaghilev, direttore dei famosi Balletti Russi, venne presentato a Londra nel 1919 e registrò un’accoglienza davvero magnifica; la storia fece presa sul pubblico e la musica si rivelò di grande effetto e in assoluta aderenza alla coreografia.
Diaghilev ancora una volta aveva visto giusto e fu vincente l’idea di coinvolgere il compositore Respighi, sul fil rouge della musica rossiniana, per punteggiare musicalmente una fiaba dai delicati contorni.
Respighi ne trasse poi una Suite sinfonica e la sua partitura è tuttora in programma nei concerti di tutto il mondo. Sempre applauditissima la sua raffinata orchestrazione. Dopo l’Ouverture, la travolgente Tarantella rossiniana apre un susseguirsi di danze che alternano ritmi briosi a momenti a contrasto come il Valse lente dal melanconico carattere. Il tutto termina con un frizzante Galop finale.
Trovate in questo video una selezione delle danze in un estratto del balletto.