Musica in parole


Una Lady Macbeth a Milano

Intrappolata in un matrimonio senza amore, tiranneggiata dal suocero che anche la importuna, Katerina trasforma la sua vita quando incontra Sergej, un giovane per il quale vive una passione tragica. Katerina uccide suocero e marito con l’aiuto dell’amante ma i delitti vengono scoperti ed entrambi i responsabili condannati. 

Durante il viaggio di deportazione in Siberia Sergej incolpa Katerina della sua situazione, si avvicina a un’altra ragazza e allora Katerina, sfinita da passione e gelosia, si uccide gettandosi nel fiume ghiacciato trascinando a forza con sé la rivale in amore.

La storia di Katerina è la trama di “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk”, opera di Dmitrij Šostakovič con la quale il Teatro alla Scala sta per inaugurare la Stagione lirica 2025/26.

Un dramma a tinte forti, composto e presentato in epoca sovietica, col quale Šostakovič scosse il panorama musicale internazionale per la forza drammatica della partitura in cui spiccano audacia orchestrale, crudezza emotiva e continua tensione psicologica.

Dopo il successo della prima esecuzione del 1934, in due anni l’opera ottenne moltissime rappresentazioni in più Paesi facendo di Šostakovič non ancora trentenne una star mondiale.

A questo gran risultato seguì però la dura condanna del regime stalinista evidenziata nel 1936 dal noto articolo della Pravda riferito all’opera e intitolato “Caos anziché musica”. Da quel momento la Lady Macbeth e il suo compositore furono messi all’indice e dovettero passare anni prima che il capolavoro di Šostakovič potesse tornasse sulle scene.

Oggi l’opera, riconosciuta pietra miliare della musica del Novecento, è celebrata come straordinario esempio di modernismo musicale alimentato da un’orchestrazione esplosiva, ricca di dissonanze, sonorità taglienti e stridule soprattutto dei legni, mentre ottoni e percussioni traducono in musica momenti di violenza, orrore e morte.

Dalla rappresentazione del 1934 in poi, l’opera ha sempre colpito i suoi spettatori; ora si attende l’accoglienza del pubblico della prossima prima al Teatro scaligero che ha inteso celebrare così il cinquantenario della morte di Šostakovič scomparso nell’estate del 1975.

La storia della Lady di Mcensk risuonerà in tutta Milano grazie alla “Prima Diffusa” della Scala, progetto per cui l’opera che inaugura la Stagione, nella tradizionale data del 7 dicembre, viene proiettata in diretta e gratuitamente in numerosi spazi pubblici della Città.

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