Musica in parole


Sul bel Danubio blu, un “Waltz into Space”

Non si può non dedicare un pensiero di fine anno al “Re del valzer” Johann Strauss II di cui nel 2025 si celebra il 200.mo anniversario della nascita. A Vienna, la sua città, sono stati mesi di concerti, performance, grandi balli, mostre ed eventi vari a lui dedicati.

L’anno musicale viennese è iniziato col tradizionale Concerto di Capodanno e di nuovo ci avviciniamo all’appuntamento del primo di gennaio quando al Musikverein di Vienna, insieme a tanta altra bella musica, sul finale del concerto a risplendere è sempre il valzer “Sul bel Danubio blu”, composto da Strauss junior nel 1867. Inizialmente scritto per coro, la prima versione orchestrale fu personalmente diretta dal compositore al Volksgarten di Vienna.

Il brano ha un’introduzione cui seguono cinque temi di valzer concatenati tra loro e una coda. Tipico valzer viennese dal bellissimo risultato che rese la pagina straussiana molto amata fin da subito; nel tempo il pezzo ha davvero conquistato tutti, ben oltre il pubblico delle sale da concerto.

Adottato spesso come sottofondo, non manca nei videogiochi, nei film d’animazione, nelle sigle, in pubblicità; piace ai mitici Simpson e infatti il brano è inserito in diversi episodi della serie.

Di recente il valzer di Strauss è risuonato anche nella serie sudcoreana Squid Game, seconda stagione.

Il mondo del cinema lo ha impiegato in pellicole di grande successo come “Titanic” ma soprattutto “Sul bel Danubio blu” accompagna in modo spettacolare un’iconica scena del film di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio”. Maestoso ed elegante.

Dopo la finzione cinematografica, ora il celebre valzer nello spazio ci è andato per davvero: nel maggio scorso le sue note sono state trasmesse nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche, alla velocità della luce. Il segnale partito dalla Terra ha raggiunto la sonda Voyager 1 appena ventitré ore dopo il lancio.

Il progetto intitolato “Waltz into Space”, è dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea che ha celebrato cosi due importanti anniversari, il bicentenario della nascita di Strauss e i cinquant’anni dell’Agenzia. Quella trasmessa è stata una versione preregistrata del valzer, eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Vienna, anch’essa in festa per i suoi centoventicinque anni.

Mentre il brano di Strauss danza tra le stelle attendiamo di risentirlo sulla Terra al prossimo concerto di Capodanno, rito musicale collettivo in cui l’orchestra dei Wiener Philharmoniker ci introduce nell’anno nuovo a suon di musica.

Il rituale prevede che il pubblico in sala interrompa le prime note di “An der schönen blauen Donau” (“Sul bel Danubio blu”) con un lungo applauso cui seguono gli auguri degli orchestrali, quel “Prosit Neujahr!” di buon auspicio per l’anno nuovo. Per un istante il confine tra palcoscenico e platea scompare e anche il pubblico in mondovisione idealmente partecipa al momento augurale, unendosi a Strauss e al suo valzer.

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