Musica in parole


Elegia di Fauré

L’Elégie op. 24 è uno brani più suggestivi di Gabriel Fauré e probabilmente il suo più popolare, composto nel 1880 in un periodo di difficili sfide personali.

Scritto come movimento lento di una sonata per violoncello e pianoforte e così presentato con successo a casa del compositore Saint-Saëns, rimase poi come pezzo a sé stante e come tale pubblicato.

Il brano si apre con dolenti accordi ripetuti al pianoforte sui quali il violoncello, col suo suono profondo e ricco inizia e sviluppa una triste melodia; è una musica che non urla il suo dolore, ma lo esprime in maniera intima e personale. Ogni frase musicale si costruisce con un’eleganza quasi sospesa. Intensamente espressivo, nella coda finale i suoni vanno a spegnersi nel nulla.

Negli anni precedenti il 1880 Fauré scrisse alcuni capolavori della sua giovinezza - tra cui la Sonata per violino op. 13 e il Quartetto op. 15 - ma l’Elégie è la composizione che più è ricordata ed eseguita, annoverandosi tra i brani più conosciuti della letteratura per violoncello.

Fu per il compositore un periodo particolarmente impegnativo, gravato da pesanti attacchi di depressione che molti han fatto risalire alla delusione amorosa appena vissuta e per lungo tempo non superata.

Aveva 32 anni il compositore quando nel 1877 la sua promessa sposa Marianne Viardot ruppe improvvisamente il loro breve fidanzamento.

Era stato Saint-Saëns a introdurre Fauré presso la famiglia del famoso mezzosoprano Pauline Viardot, dove conobbe la figlia di lei, Marianne, cantante e spesso interprete della musica dell’amico Gabriel durante le serate nel salotto musicale della madre.

Gli stati d’animo di Fauré, angosciato per la relazione inaspettatamente finita male paiono riflessi in quell’Elegia così malinconica, disperata e rassegnata insieme.

Il brano conobbe successo e popolarità immediati e nel 1895 Fauré ne realizzò una versione orchestrale eseguita la prima volta nel 1901 a Parigi con Pablo Casals in veste di solista.

Vi lascio qui la versione originale. Mischa Maisky al violoncello.

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