Pazzi per la musica nell’anno del topo
“Una scatola nera in cui le note tintinnavano come le ossa della borghesia”: questa la definizione del pianoforte, paragonato a una bara, che fu slogan durante la Rivoluzione cinese.
“Una scatola nera in cui le note tintinnavano come le ossa della borghesia”: questa la definizione del pianoforte, paragonato a una bara, che fu slogan durante la Rivoluzione cinese.
Il terzo lunedì di gennaio è il Blue Monday, a quanto pare il giorno più triste dell’anno.
Chiunque abbia stabilito che esiste, chissà se si è chiesto quale musica ascoltare per affrontarlo: triste per essere in sintonia con la giornata o allegra per contrastarla?
Su un palcoscenico un’orchestra è pronta a suonare. Entra Maria Callas, grandi applausi e si comincia: lei canta, l’orchestra suona. Non sono immagini di repertorio, video su YouTube. No, mi riferisco a uno spettacolo di fine 2019, un concerto dal vivo, o meglio, live sono l’orchestra, il suo direttore e il pubblico, la voce della Callas è registrata e la sua figura, che c’è e sul palco sembra reale, è un ologramma, la Divina in 3D.
«Sarà sempre un mistero per me, il perché proprio quest’ometto basso, sciatto, scostante, lunatico arrogante, avrebbe dovuto essere scelto per scuotere l’universo con la sua musica». L’uomo è Ludwig van Beethoven, a parlarne Leonard Bernstein che dice anche «è colossale, profondo, rivoluzionario, romantico, visionario… la sua musica ha il suono di qualcosa di eterno che ancora oggi ci fa sentire i brividi per l’istantanea consapevolezza che una scintilla divina esiste in ognuno di noi»
Centinaia di giovani in fila, al freddo della notte milanese del 13 novembre scorso, arrivati da tutta Italia muniti di sacco a pelo e thermos. Organizzazione autogestita, han passato il tempo conoscendosi, scambiandosi contatti, chattando, cantando (un po’ di tutti i generi musicali) e rispondendo ai giornalisti che documentavano la nottata.
MI#, FA# e poi SOL: sono le note che sottolineano i momenti di tensione e pericolo vissuti da Bill, il protagonista del film di Stanley Kubrick.
E’ il titolo del congresso 2019 dell’Association Européenne des Conservatoires (AEC), che riunisce le scuole di alta formazione musicale in Europa e nel mondo, ospitato quest’anno dal Conservatorio di Torino dal 6 al 9 novembre.
«Shimon suona la marimba» mi ha detto un mio allievo, «ma è un robot» ha aggiunto. É così infatti: ad Atlanta nel 2017 è stato presentato un robot che suona e compone grazie all’intelligenza artificiale e al deep learning.
Il suono della fisarmonica è rock in alcune canzoni di Sting, è il ritmo sincopato del tango argentino agli albori, è il jazz di Richard Galliano. Strumento protagonista nella Cantata per la rivoluzione di Prokofiev, caratterizza la musica folk di tanti Paesi, crea atmosfere musicali per il cinema come in Midnight in Paris di Woody Allen e Il Postino di Troisi.
«È proibito in chiesa l'uso del pianoforte, come pure quello degli strumenti fragorosi o leggeri, quali sono il tamburo, la grancassa, i piatti, i campanelli e simili». La regola è tratta dal “Motu Proprio de musica sacra” di Papa Pio X (1903).