... sua vita. Charlie Parker e Duke Ellington erano i suoi idoli insieme a Miles Davis con il quale Charlie, da ragazzino, sognava di suonare la batteria. La prima band a cui aderì fu un gruppo jazz ma aveva esplorato anche altra musica e nei primi anni Sessanta si ritrovò a suo agio nell’ambiente del blues londinese e nella Blues Incorporated.
Percorsi che non ha abbandonato durante la fantastica carriera con il gruppo rock più famoso al mondo - avventura iniziata nel 1963 - riuscendo a divertirsi anche con le sue altre passioni musicali. Dopo gli anni Ottanta - quelli difficili della sua vita privata - fondò più di un gruppo musicale jazzistico.
Nel 2009 è stata la volta di “The ABC&D of Boogie Woogie”, quartetto di nomi prestigiosi per un progetto di successo con cui Watts approdò anche in Italia: nel 2010 al festival Steinegg Live di Collepietra in Alto Adige e l’anno dopo a Milano per una serie di concerti al famoso jazz club Blue Note.
Charlie si divertiva a suonare sul palco, se era serata jazz, boogie o swing, meglio ancora.
Nel 2013, in un’intervista al magazine Rolling Stone US rimasta a lungo inedita, il musicista racconta le sue radici jazz. Alla domanda: “I Rolling Stones danno il meglio in tour o in studio?” Watts ha risposto: “Siamo una live band…la parte divertente avviene sul palco” E ancora: “Ecco perché preferisco il jazz e i club, perché c’è più immediatezza”. Non si può dargli torto osservandola, l’immediatezza cui si riferisce il batterista, in questo breve video tratto dalla performance nel paesino italiano di Collepietra, ottobre 2010. È evidente l’immediatezza, la spontaneità e la gioia del fare musica.