Musica in parole


Il violino che verrà

Visitare il Museo del violino a Cremona è un’esperienza immersiva nel mondo degli strumenti ad arco, perché la collezione comprende pezzi di inestimabile valore - come i famosi Amati, Stradivari, Guarneri del Gesù - ma anche per la presenza di una sala ascolto con le registrazioni di celebri violinisti, per la sezione “il violino al cinema” e per la cosiddetta “bottega del liutaio”, dove aleggia il...

... profumo della resina e si apprendono le fasi della trasformazione di un pezzo di legno in strumento musicale. Proprio a questo proposito i ricercatori del Musical Acou-stics Lab del Politecnico di Milano han da pochissimo pubblicato sulla rivista Nature Scientific Reports uno studio secondo il quale l’Intelligenza Artificiale sarà in grado di prevedere quale suono produrrà un pezzo di legno trasformato in una tavola di violino e quale forma dovrà avere per farlo suonare al meglio.

Tra i ricercatori, il fisico e liutaio Sebastian Gonzalez afferma: “La capacità di prevedere come suona un violino con una determinata forma può davvero essere un punto di svolta per i liutai, poiché non solo li aiuterà a fare meglio dei ‘grandi maestri’, ma li aiuterà anche a esplorare il potenziale di nuovi design e materiali”

Per questa indagine si è partiti da un disegno storico - della collezione del Museo cremonese - e da uno studio riguardante il celeberrimo “Messia”, violino Stradivari del 1716.

C’è da immaginare che di questa novità si parlerà molto durante la prossima “Olimpiade della liuteria” (settembre 2021), come viene definito il Concorso Internazionale di Liuteria, competizione che ogni tre anni è ospitata a Cremona. L’ultima edizione ha visto adesioni in rappresentanza di 40 Paesi ed è forte la speranza che il trend sia ancora in crescita, a dispetto del periodo di difficoltà che anche questo settore sta attraversando. Consueta occasione di confronto tra costruttori di tutto il mondo, l’edizione di quest’anno farà incontrare come sempre Arti e Mestieri cioè lavoro artigianale e musica, in attesa dell’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, se arriverà.


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In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro