LA Caverna


La politica: una maniera esigente

“La politica: una maniera esigente di vivere l'impegno cristiano al servizio degli altri" (Octogesima Adveniens n. 46)

La politica rappresenta uno degli ambiti più alti e complessi dell'agire umano. Per chi persegue onestamente il bene comune, le sfide sono evidenti e non mancano delusioni, specie quando il cambiamento appare irrealizzabile. 

Eppure, essa rimane un’arte nobile che richiede dedizione, competenza e sensibilità. È un’espressione concreta di amore sociale e un’opportunità unica per costruire una società più giusta e solidale. Solo una visione spirituale può offrire speranza, aiutando chi opera in questo ambito a superare il rischio di rassegnazione o cinismo. Oggi, scandali e promesse disattese contribuiscono a rafforzare la percezione della politica come un "mondo sporco". Questo diffuso scetticismo verso le istituzioni alimenta alienazione e disimpegno civico, dando vita a un circolo vizioso: la crescente sfiducia svuota la politica del suo vero ruolo, lasciandola in mano a persone prive di scrupoli o preparazione. Per spezzare questa spirale è necessario un rinnovato impegno etico che ponga al centro il bene comune.

La trasparenza, la partecipazione e l’educazione civica sono strumenti indispensabili per rafforzare il rapporto tra cittadini e istituzioni, permettendo alla politica di ritrovare la sua funzione essenziale. Anche piccoli gesti e azioni possono seminare valori e costruire un futuro migliore. In una prospettiva cristiana, la politica diventa un modo per concretizzare il Vangelo, offrendo servizio ai più deboli e lavorando per il bene comune. Si richiede integrità, coerenza e un autentico desiderio di giustizia a chi governa. È fondamentale contrastare l’idea pericolosa che la politica sia intrinsecamente “cattiva”.

Essendo un’attività umana, riflette sia virtù che limiti. Il problema non è la politica in sé, ma ciò che accade quando è piegata agli interessi personali e alla corruzione. Valorizzare le persone oneste e capaci è indispensabile per riqualificare questo ambito essenziale per la società. Nonostante le difficoltà attuali, come l’ascesa di oligarchie, la corruzione e la demagogia, la politica resta una delle massime forme di servizio al prossimo. I politici sinceri, spesso bersaglio di ingiuste critiche e diffidenze, devono affrontare sacrifici personali per restare fedeli alla loro missione. Essere politici, infatti, significa governare con visione, competenza e responsabilità. Non basta il “buon cuore”; servono intelligenza, studio e spirito di sacrificio per affrontare la complessità di una società pluralista e democratica.

Per i cristiani, il compito è ancora più sfidante: occorre bilanciare la fede con l’autonomia della politica, evitando derive integraliste. Discernimento e capacità di leggere i “segni dei tempi” sono strumenti indispensabili per costruire una società più giusta, in grado di rispondere alle sfide culturali e sociali del presente. In definitiva, la politica è un campo difficile ma irrinunciabile per la crescita morale e sociale della comunità. Quando è vissuta come servizio, diventa una forma alta di impegno umano, uno spazio in cui dignità, giustizia e bene comune possono concretizzarsi, offrendo speranza alle generazioni future. 

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In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Silvia Andrea Russo (Cremona): passione per l'antichità, la letteratura, la recitazione, la musica, il canto e la scrittura
Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.