"Al di là della volgarità del linguaggio, lei ha ragione gli ometti/e che abbiamo fatto eleggere Premier nei Paesi occidentali non si sono mostrati all’altezza. Tutti gli sforzi fatti in questi anni per un lockdown da pensiero unico postmoderno, gli investimenti per la scristianizzazione delle masse, la seduzione attraverso idoli quali il relativismo (tutto è uguale), il nichilismo (nulla vale), il cinismo (homo homini lupus), il consumismo (distruzione creativa) si sono trasformati in quattrini buttati.
Persino uno culturalmente scarso come lei, e i quattro gatti di Zafferano (quelli dei “voglio non posso”), siete riusciti, rubando concetti qua e là, a costruire un approccio e un linguaggio contro di noi. Assemblando in modo raffazzonato, tipico degli Zafferani, Hannah Arendt (c’è sempre uno scopo buono all’origine del fascism), Thomas S. Eliot (si costruiscono modelli economici politici culturali talmente perfetti in cui l’uomo può non essere buono) e l’immenso Friedrich von Hayek (gettarsi nelle braccia rassicuranti e comode di un ente supremo dimenticando però che chi detiene tutti i mezzi detiene tutti i fini), vi siete inventati, attribuendocelo, un modello chiamato CEO capitalism, che non esiste ma è, lo riconosco, culturalmente suggestivo.
Ben gestito il lockdown doveva diventare una modalità per separare fisica e metafisica, ragione e fede, scienza e coscienza, progresso e tradizione, per arrivare all’obiettivo finale del vero CEO capitalism: al centro del pensiero non più l’uomo e la sua (oscena) libertà, ma il consumatore, un servo di quella che George chiama pérennité.
E adesso basta, mi sono stufato, parlare con Lei mi stanca e mi annoia!".