Notizie dagli USA


Economia vs. Coronavirus

Negli ultimi giorni è sempre più forte lo scontro tra l’economia in recupero ed il Coronavirus che infetta sempre più americani, siamo tra la padella e la brace.
In poche settimane di ripresa 8 milioni di disoccupati hanno ritrovato il lavoro, ed il governo ha esteso gli incentivi al reddito ed alle piccole aziende per dare ancora più spinta alla crescita. Questa pressione a ripartire fa bene...

... all’industria ed alla Borsa, ma mette in difficoltà il 30% dei lavoratori che ha figli in età scolare, visto che le scuole sono ancora chiuse. Di conseguenza l’attenzione adesso è sulle politiche per la famiglia, in modo che si trovi il modo di gestire il pupo e ri-uscire di casa, e sul finanziare le scuole in modo che riescano a ripartire.

L’entusiasmo consumistico ha portato a riaffollare bar, ristoranti e locali di aggregazione, specie negli Stati che non erano stati toccati dal contagio iniziale. Questo a sua volta ha fatto ripartire l’indice di contagio del Coronavirus, specie in California, Texas e Florida dove troppi pensavano che il sole brasasse il virus. In pochi giorni in Florida sono passati da 2.000 a 10.000 casi giornalieri, e tutto il Paese a 50.000 nuovi contagiati al giorno.

Questa seconda infornata di contagi muore meno della prima, anche perché la maggior parte è giovane ed i medici hanno imparato a trattare la malattia, con solo lo 0.5% che finisce sotto ossigeno. Tuttavia il mondo politico si straccia le vesti per tirare Tony Fauci da una parte e dall’altra nel riprevedere il numero di morti da attenderci.  Trump ovviamente glissa sul virus, tessendo le lodi della ripresa economica e del successo delle sue politiche di stimolo.  Al contrario Biden insiste sulla pessima performance americana rispetto all’Europa nel contenimento del virus. Occorre dire che due mesi fa prendeva in giro i sistemi sanitari italiano e spagnolo perché “socialisti” ed inefficaci, ora ha solo fatto inversione a U visto che la sanità americana s’è dimostrata per quello che è.

Gli americani, sballottati da una parte all’altra, han fatto incetta di salsicce, birra, hamburger e fuochi d’artificio e per il 4 di luglio si son scatenanti. Come ciliegina sulla torta, Kanye West, rapper nero supporter di Trump, ha pensato bene di annunciare la sua candidatura a prossimo Presidente USA: spettacolo! 

Per fortuna l’Europa ha bloccato i turisti americani, gli stessi che in Italia fanno 12 milioni di pernottamenti a stagione e lasciano nei nostri hotel, bar e ristoranti 1,8 miliardi di euro. Sicuramente sarebbero stati molto meno quest’anno, data la paura di volare col virus, ma almeno abbiamo la sicurezza che le vacanze ed i pernottamenti li faran qui, per risollevare il turismo domestico. Luglio in America inizia all’insegna del tutti al mare, con apprensione e coi botti.

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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa