Cool memories


Cartolina di Jean Baudrillard a chi guarda troppi telegiornali

Cari telespettatori ossessivi di telegiornali,

la cinepresa virtuale è nella testa. Non vi è bisogno di un medium per riflettere i nostri problemi in tempo reale: oggi ogni esistenza è telepresente a se stessa. La tivù e i media sono da molto tempo...

...usciti dal loro spazio mediale per investire dall'interno la vita "reale", proprio come fa il virus con una cellula normale. 

Non vi è bisogno di un casco né di una combinazione digitale:  è la nostra volontà che finisce per muoversi nel mondo come un'immagine di sintesi. Tutti abbiamo inghiottito il nostro ricevitore, il che produce intensi effetti di disturbo dovuti all'eccessiva prossimità della vita e del suo doppio, dovuti al collasso del tempo e della distanza.

Che si tratti di telepresenza, dello psicodramma televisivo in diretta o dell'immediatezza dell'informazione su tutti gli schermi, abbiamo sempre a che fare con lo stesso movimento di cortocircuito della vita reale.

Cari saluti,

Jean Baudrillard

© Riproduzione riservata.
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In questo numero hanno scritto:

Giordano Alborghetti (Bergamo): curioso del software libero, musicofilo, amante del mare
Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Diego Saccoman (Milano): meccanico di paese, 60 punti di sutura e mai vinto niente