Ogni infrazione alla legislazione morale dei comportamenti comporterebbe un ritiro dei punti d'esistenza - l'esaurimento dei punti comporterebbe il ritiro del permesso di vivere. Così le vie dell'esistenza sarebbero più sicure, e anche meno ingombre, una volta sbarazzatisi di tutti quelli che non sanno come comportarsi. Essi non avrebbero più neanche l'occasione di comportarsi bene o male, poiché per definizione, a differenza della patente di guida, il ritiro del permesso di vivere sarebbe definitivo (l'unica soluzione sarebbe quella di avere una doppia vita).
Si può decidere di dare loro una chance attraverso il riciclaggio, stto direzione di esperti di coscienza che gli reinietterebbero il rispetto delle norme. Essi entrerebbero allora in una sopravvivenza provvisoria. Ma meglio sarebbe considerare questa possibilità del divieto di vivere come immediatamente esecutoria. Basterebbe installare il permesso a punti sotto forma di d'impianto programmato per liquidare il recalcitrante attraverso la sincope automatica. Questa sarebbe l'applicazione incondizionata dei diritti dell'Uomo.
E allora si vedrebbe più chiaramente che cos'è l'applicazione giusta e inesorabile della democrazia.
Cordiali saluti,
Jean Baudrillard