Ambiente da concerto

«Concerto non adatto ai bambini e ai deboli di cuore». Così recitava un programma presentato al Festival di Helsinki in agosto: Le Carnaval des Animaux di Camille Saint-Saëns, divertente suite in cui gli strumenti imitano gli animali, eseguita mentre su uno schermo scorrevano immagini di bestie morte, carcasse sventrate, plastica a soffocarle, conseguenze di scorretti comportamenti dell’uomo.

Paolo Conte: il Mi bemolle è celeste pallido

Il Fa è rosso e il Do invece un bianco sporco. Ha colorato così la tastiera del suo immaginario Paolo Conte, rivolgendosi tempo addietro agli studenti al Conservatorio di Torino: «ogni tonalità ha un colore specifico, musicalmente io ho una tavolozza precisa».

Can-can e Ba-Ta-Clan

Gli attacchi terroristici di Parigi 2015 sono legati al nome Bataclan; ė però poco risaputo che quel teatro, aperto nel 1865 come Grand Café Chinois e ispirato nell’architettura a una pagoda cinese, il buffo nome lo deve all’operetta Ba-Ta-Clan, ambientata in una Cina immaginaria, cantata in uno strambo linguaggio e presentata con successo a Parigi nel 1855.

Tutti in coro

Chi non ha mai cantato in coro, almeno una volta?
Anche quest’anno il Festival MITO Settembre Musica ha messo in cartellone a Torino e Milano il “Giorno dei cori”: 10 concerti per 10 cori e poi la sera MITO Open Singing, ovvero tutti in coro, coristi e pubblico.

Un pubblico di mucche

Il Washington Post ha pubblicato il 3 luglio scorso la “recensione di un concerto per mucche”.
Proprio così, mucche come pubblico ad ascoltare Stevie Wonder.

Anche gli stonati hanno un cuore

Così cantava João Gilberto, musicista brasiliano scomparso a inizio luglio. Riccardo Ruggeri in un tweet lo ricorda con queste parole: «uno dei padri della bossa nova, un pezzo della mia giovinezza».