Musica in parole


Tormentone estivo

Nel panorama musicale italiano il concetto di tormentone estivo ha le sue radici decenni fa. È durante gli anni ottanta/novanta che i ritornelli pop e dance han conquistato il pubblico, ma il primo brano-tormentone si fa risalire a prima ancora, parecchio prima.

Era il 1961 quando a sfondare fu “Legata a un granello di sabbia” di Nico Fidenco; la canzone vendette più di un milione di copie rimanendo in classifica 14 settimane di seguito.

Merito non dei social, di là da venire, ma del pubblico che la gettonava nei tanti jukebox degli stabilimenti balneari.

Merito anche di un arrangiamento della canzone di qualità grazie al Maestro Luis Bacalov.

Nel 1985 fu “L’estate sta finendo” dei Righeira a raccogliere il testimone e poi il fenomeno dei ritornelli da record esplose con gli anni 2000.

Penso tutti ricorderanno i global-super-tormentoni come “Waka Waka“ di Shakira, colonna sonora dei mondiali in Sudafrica 2010 e "Despacito" di Luis Fonsi e Daddy Yankee, 2017, un hit reggaeton e primo video a superare i 7 miliardi di visualizzazioni su YouTube.

A inizio dell’estate canterina italiana 2023 c’erano più candidati, tra cui un ritornello considerato attraente non solo per il suo ripetuto “ra-pa-pa-pa-pa-pa-pa-pa” e per il sapore un po’ anni ‘80 ma per l’inatteso mix di voci. Mi riferisco a “Un briciolo di allegria” che Mina ha deciso di cantare con il giovane Blanco, forse facendo centro ancora una volta.

Le varie classifiche ci stan dicendo quali siano le canzoni più ascoltate, ma quale sarà il ritornello che avrà un impatto duraturo?

E sul piano internazionale continuerà a spopolare la Barbie anche per la musica? Dua Lipa, Billie Eilish, Nicki Minaj & Ice Spice in pole position.

Ce lo dirà il tempo e in ogni caso, dopo aver ascoltato e canterellato, ognuno di noi deciderà una sua personale classifica dei “tormenti pop” dell’estate che sta finendo.


© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Alessandro Cesare Frontoni (Piacenza): 20something years-old, aspirante poeta, in fuga da una realtà troppo spesso pop
Emanuel Gazzoni (Roma): preparatore di risotti, amico di Socrate e Dostoevskij, affascinato dalle storie di sport
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro