Musica in parole


La più importante Serata della musica

La cerimonia di consegna dei Grammy Awards 2022, i prestigiosi premi equivalenti agli Oscar per la musica, non si svolgerà nella data prevista di fine gennaio, come già successo nel 2021. Questa volta è Omicron a imporre lo stop a quello che doveva essere un grande show all’Arena di Los Angeles, all’insegna del “back-to-normal” perché pensato con il pubblico di nuovo in sala.

Invece è tutto da riorganizzare: di immutato restano solo gli artisti in lizza, ovviamente famosi a cominciare da Jon Batiste, pianista eclettico che dopo l’Oscar per la musica del film “Soul”, ai Grammy 2022 ottiene 11 nominations. Tra gli altri nomi di spicco, solo per citarne alcuni, Lady Gaga, Billie Eilish, David Guetta, Beethoven. Sì proprio lui, Ludwig van, la cui musica compare più volte in categorie diverse. Il curioso è che questo nome ha fatto infuriare i fan dei BTS, la boy band sudcoreana inserita solo tra i candidati al premio “Best Pop Duo/Group Performance”.

I sette ragazzi, fenomeno mondiale del pop sudcoreano e forti di un successo ormai planetario, sono supportati da una vera organizzazione, denominata ARMY, “Armata di fan” delusi dall’esclusione dei loro idoli dalle principali liste dei Grammy. Un esercito di sostenitori irritati soprattutto per la mancata nomination dei BTS nella categoria “Best Song”, nonostante la loro canzone “Butter” sia rimasta per dieci settimane ai vertici della classifica Billboard Hot 100.

In effetti, che la Band coreana potesse aspirare a maggior considerazione lo hanno evidenziato anche alcuni critici e giornali tra cui il Los Angeles Time, però le proteste che più si sono fatte notare sono arrivate via social. I fan dei BTS, tra il divertito e l’infastidito han preso di mira Beethoven con meme e battute all’indirizzo del povero Ludwig, “colpevole” di essere ancora presente con la sua musica sulla scena mondiale - a 195 anni dalla morte! - persino ai Grammy (ribattezzati Granny).

Roba da boomer, gli over ritenuti i veri responsabili delle tante nominations beethoveniane.

Tra le composizioni del Genio di Bonn in lizza, le Sonate per violoncello interpretate da Yo-Yo Ma/Emanuel Ax e l’immancabile Nona Sinfonia (lista “Best Orchestral Performance”). Il nome Beethoven è presente anche nella categoria "Best Engineered Album, Classical", il premio che va agli ingegneri, tecnici del suono.

“La più importante Serata della musica” in qualche modo arriverà e i premi saranno assegnati. Vedremo se i BTS, che nel loro pezzo cantano “Ho quel bagliore da superstar” ce la faranno, mentre Beethoven continuerà a riposare in pace: nomination in più o in meno, la sua musica vince da oltre duecento anni.


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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
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