Notizie dagli USA


La Fake Truth del 2021

A Zafferano inseguiamo le fake truth, le mezze verità, quelle frasi d’aria rarefatta, o fritta, che servono più a distogliere l’attenzione che altro. “La cura migliore per il Covid è il vaccino, vaccinatevi” è senza dubbio la fake truth dell’anno: da Joe Biden, a Mario Draghi, i nostri leader hanno insistito su questa mezza verità ripetendola varie volte, perché?

I leoni da tastiera scrivono: “chi sei tu per dubitare dell’immane ed immune competenza dei nostri eletti?” Nessuno: gli amici di Zafferano come me sono anonimi, apoti, allergici all’etos, siamo nessuno. Cerchiamo di ragionare con la nostra zucca, per quel che vale, ossia nulla.

In America abbiamo registrato 385.000 morti nel 2020 ed ancor più nel 2021, nonostante il vaccino. A livello mondiale eravamo a due milioni di decessi a fine anno scorso e siamo a cinque e mezzo adesso: il vaccino ha sicuramente aiutato a prevenire molti cadaveri e rendere più facile il decorso dei guariti, e possiamo solo accendere ceri per celebrare la rapidità ed efficacia dei diversi vaccini sviluppati in America, Cina, Cuba, India, Inghilterra e Russia. Ma da qui a dire che il vaccino sia la cura migliore, ce ne passa.

Tutti noi abbiamo sotto gli occhi gli autobus zeppi di passeggeri, con i finestrini chiusi, e ci sorge spontaneo il dubbio che, seppur mascherati e vaccinati, in quella condizione contageranno come in una piastra di Petri. E cosa dire delle aule pollaio piene di studenti, e che nulla è stato fatto per la ventilazione e quindi riduzione del rischio di contagio? Cosa mi vaccini i bimbi a fare se poi li tieni tutti assieme al chiuso? Non ti ricordi che già nel 1918, in occasione della Spagnola, le classi venivano svolte all’aperto proprio per ridurre i contagi?

E vogliamo parlare della totale assenza delle lampade UvC, che a modica spesa (sui 30 euro) sanitizzano locali e condotti di aerazione? O della mancata spesa in filtri HEPA che sempre a modica cifra riducono la carica virale di questo esserino trasmesso nell’aria? Possiamo ragionare del fatto che quando il virus entra a contatto col nostro corpo, è già tardi? Perché’ non occuparsi delle strategie e degli strumenti che possono ridurre la quantità di virus che ci viene incontro? Perché non riflettere sulla pericolosità di una visita in farmacia, o Pronto Soccorso, per un sospetto contagiato, o anche per un caso accertato? Ed invece intruppiamo tutti a far test la cui utilità è quantomeno mediocre, quando la possibilità di ammalarsi durante l’attesa in fila è concreta?

Come diceva il mitico Gipo Farassino, “dimbro (apro) una parentesi”. Voglio ringraziare gli amici Zafferano che ho potuto rivedere, o incontrare per la prima volta, in queste due settimane da paisà di rientro in Italia. Quanto ho scritto sopra lo sanno, o lo intuiscono bene, senza problemi, e qui non serve ripetere i riferimenti ai vari articoli BJM, NEJM o Science che spiegano i dettagli. In altri termini, è chiaro a tutti, almeno a livello intuitivo, che concentrarsi solo sul vaccino per sconfiggere il Covid è miope. Sicuramente serve, certamente bisogna massimizzare la copertura, ma da solo non è sufficiente.

Perché quindi i leader non adottano strategie e politiche che in fondo capiamo o intuiamo in tanti, se non tutti? La stessa domanda si sente in America, anche su altri argomenti dove c’è il plebiscito della popolazione, a prescindere da appartenenze politiche. Come si spiega che i leader non adottino la sanità pubblica, o rendano gratuita l’educazione, quando il 77% della popolazione lo dà per scontato?

Gli investigatori e complottisti tra voi seguiranno i soldi, gli interessi economici delle aziende farmaceutiche ed assicurative che vogliono massimizzare introiti e valutazione di borsa dei produttori dei vaccini. Altri tra voi, antropologi e storici, seguiranno la necessità di controllo dei potenti, che dall’inizio dei tempi vogliono controllare tutto quanto fa il loro popolo, con buona pace della fake truth originale, la “sovranità popolare”. Se fate parte di questo secondo gruppo vi raccomando l’ultimo libro di David Graeber e David Wengrow, “L’origine di tutto” (qui).

Sia come sia, se vogliamo un 2022 migliore dei due anni precedenti, forza con vaccini, ventilazione, distanziamento e barriere al virus, e sempre a testa alta, che per abbassarla c’è sempre tempo.


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Zafferano

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro