IL Signor CEO


"Per il nostro modello una bocca, un tubo digerente e uno sfintere bastano e avanzano"

Prosegue l'intervista-fiume di Zafferano al Signor CEO. Ecco la domanda e la risposta di questa settimana.

Lei sa che mentre Le riconosco un’intelligenza superiore e una sincerità non solo rara nel suo losco ambiente, ma unica, provo allo stesso tempo disprezzo verso i suoi comportamenti morali. Non si può essere soci del PSOE spagnolo del suo amico Pedro Sánchez, quello che scommette sulla morte anziché sulla vita. Gli anziani delle case di cura spagnole li hanno sedati con la morfina invece di portarli in terapia intensiva (dei 28.000 morti in Spagna per Codiv, 19.500 erano nelle case per anziani, si rende conto dell’oscenità della cosa?). In piena pandemia la Spagna sta per approvare in Parlamento l’eutanasia di Stato. So perfettamente che è un’iniziativa in linea con le linee guida...

... del CEO capitalism ma mi chiedo: alla sera, prima di addormentarvi, lei e i suoi compari di Silicon Valley o della Città Proibita non vi guardate allo specchio? Non vi vergognate? Lo sapete che solo i cani non si vergognano?

"Da quando in qua lei si è messo a parlare usando il linguaggio del Vescovo di Cordoba Demetrio Fernández? Capisco se Lei se la prende con il PSOE che era nato, nel 1879, con l’obiettivo di proteggere i più deboli della società e non c’è dubbio che i vecchi siano i più deboli. Ma noi siamo sempre stati chiari: il welfare deve essere personale, ognuno risparmi per crearsi una propria pensione, una propria assicurazione sanitaria, si prepari da vivo a morire a sue spese. Voi poveracci dovete essere indipendenti dalla culla alla morte. L’eutanasia è un aiuto, l’unico che lo Stato dà ai suoi cittadini, ma questi, se lo vogliono, devono curarsi privatamente e sempre privatamente pagarsi le cure palliative qualora rifiutino l’eutanasia. Nel mondo del CEO capitalism post Virus sono impensabili Stati che si facciano carico delle pensioni, della salute e di ogni altro supporto sociale.

Per conto dell’umanità futura noi stiamo ridisegnando il mondo, l’Europa in particolare. In base ai nostri programmi, per esempio, senza immigrazione, la Spagna passerebbe in due generazioni da 47 a 23 milioni di abitanti, ritornando al XVIII secolo. Il nostro modello non ha più bisogno di braccia o di menti (abbiamo robot e algoritmi illimitati) ma solo di consumatori: una bocca, un tubo digerente, uno sfintere, basta e avanza. In base alle necessità di consumatori idonei al raggiungimento ottimale del BEP (break even point), preleveremo gli eventuali fabbisogni di persone dagli stock africani e asiatici, secondo una pianificazione che stiamo mettendo a punto con gli amici cinesi di Xi Jinping. Sia Jeff che Jack ci assicurano che logisticamente parlando un pacco o un essere umano sono la stessa cosa.

E adesso basta! Lei mi stanca, non sopporto quei suoi occhi da cerbiatto impaurito fissi su di me, mentre le disegno gli scenari futuri!".

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Tommaso Papini (Firenze): traduttore inquieto, occidentale esausto, cavaliere di bronzo
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Diego Saccoman (Milano): meccanico di paese, 60 punti di sutura e mai vinto niente