... migliaia di novelli disoccupati al freddo.
Per battere Sanders e Trump, zio Joe ha dovuto promettere di riportare le fabbriche in USA, cosa parzialmente conseguita dal predecessore, che almeno era riuscito a far rimpatriare centinaia di miliardi dalle multinazionali digitali che li parcheggiavano in Irlanda ed isole Cayman. Molte multinazionali americane hanno arraffato velocemente gli incentivi fiscali di The Donald, ma han tardato nel creare un numero adeguato di posti di lavoro. Caso emblematico GM che ha addirittura chiuso un paio di fabbriche sotto il naso di Trump. Ed ora? Biden farà comprare solo Tesla e Mustang E per la marea di agenzie governative e militari? Impossibile, occorre aprire nuove fabbriche, nuovi posti di lavoro green.
L’America deve tornare a posizioni di leadership. Guardando alle emissioni, misurate in tonnellate metriche per persona, Arabia Saudita ed Amirati sono sui 20, USA e Canada sui 15, Cina e UK sui 7, con l’eccellenza svedese (non per nulla Greta vien da li) sotto i 5. Non è tollerabile. Anche nella classifica di morti per Covid l’America ha passato i 430.000 e procede spedita verso i 600.000 nonostante si vaccini giorno e notte. Altro primato intollerabile, serve il riscatto verde.
Tutto quanto è green economy è la strada maestra per Biden: può riportare fabbriche a casa, tiene buoni i socialist del suo partito, e riprende quel livello di correttezza politica necessario per respirare l’aria rarefatta di Bruxelles. Li gli europei sono impantanati, tra incapacità a far contratti con le aziende del farma, alle lentezze sui finanziamenti per il recupero economico: non aspettano altro di esser trainati dall’alleato atlantico. Anche perché Xi procede come un treno: la pianificazione degli investimenti cinesi in elettrificazione sostenibile e digitale è dettagliata ed eseguita puntualmente, al punto che da Tesla a BlackRock è un susseguirsi di aziende americane che investono in Cina.
Trump aveva ridotto le forze militari all’estero e notevolmente ridotto i bombardamenti rispetto al predecessore. Adesso il Pentagono ha già messo nel mirino la Cina e preme per rimandare truppe in vari teatri bellici. Attendiamo fiduciosi, come i ragazzi BLM che non hanno ancora ben capito se anche le loro promesse verranno mantenute, o saranno sacrificate sull’altare della burocrazia e della necessita’ di tenere assieme il paese.
Febbraio sarà un mese importante per zio Joe: deve far passare lo stimolo da millenovecentomiliardi di dollari e vaccinare a mitraglia, costi quel che costi. Se questo significa far rientrare Trump nei giochi ed i BLM a sbandierare la sera al freddo, nessun problema. Erano promesse elettorali.