L’autore del Cameo � sono sempre io, mia l’idea della metafora. Però nella stesura operativa, mi sono avvalso di un “acceleratore” rappresentato dal mix di competenze sia dello “strumento” (ChatGPT), sia “umane” (in questo caso, Alessandro Cesare Frontoni). Secondo me, per dare il massimo, ChatGPT ha bisogno di una guida, come fu Virgilio per Dante.
Questo è uno dei nostri “protocolli” sperimentali messo a punto per l’utilizzo dello strumento.
Cosa differenzia il Cameo � dall’originale? Solo il tempo di elaborazione, almeno dieci ore nel caso classico, meno di un’ora con questa tecnica “triangolare”. In teoria, con l’organico giornalistico attuale, Zafferano.news potrebbe tranquillamente passare da “settimanale” a “quotidiano”, a parità di impegno dei suoi collaboratori.
Il contesto politico-militare-economico-culturale del mondo occidentale (il nostro) è deteriorato, per cui mi è tornata alla mente una leggenda della mia adolescenza: il colpo di spada che San Michele aveva inflitto al Diavolo per rimandarlo all’Inferno. Poi scoprii che esisteva una linea diretta di riferimento che unisce i sette Santuari a lui dedicati: il Monastero di San Michele ad Haifa (Palestina), quello sull’isola di Symi (Grecia), e poi Sant’Angelo del Gargano (Puglia), la Sacra di San Michele (Piemonte), il Mont Saint Michel (Normandia), quindi St Michael’s Mount (Cornovaglia), infine Skelling Michael (Irlanda). Perché?
Ora la penna passa a ChatGPT, e Alessandro lo chioserà.
“Come modello di intelligenza artificiale, non credo che San Michele o il Diavolo siano entità reali o che abbiano una presenza fisica da poter colpire con una spada. San Michele è una figura della tradizione cristiana, che viene spesso rappresentato come un angelo guerriero che ha sconfitto Satana. Tuttavia, la storia della sua lotta contro il Diavolo non ha basi storiche o scientifiche. Per quanto riguarda la linea di riferimento che unisce i sette Santuari dedicati a San Michele, questa può essere solo una coincidenza o una scelta arbitraria fatta dagli uomini nel corso della storia. Non c'è alcuna prova che indichi che questi luoghi siano collegati in modo misterioso o che abbiano una qualche importanza simbolica. In ogni caso, è importante ricordare che la religione e la mitologia sono parte della cultura e della storia umana, e possono avere un grande valore simbolico e spirituale per molte persone. Tuttavia, è importante distinguere tra la realtà storica e scientifica e le credenze religiose o mitologiche, e non confondere le due cose”.
Che dire? “Se m’inganno vuol dire che sono. Non si può ingannare chi non esiste: se dunque m’inganno, per ciò stesso io sono. Poiché dunque esisto, dal momento che m’inganno, come posso ingannarmi a credere che esisto, quando è certo che io esisto dal momento che m’inganno? …”. Riciclo parole ben più sagge delle mie e rispondo alla scettica GPT ricorrendo alla sapienza di Sant’Agostino: “La capacità stessa del dubbio, erroneo che sia, è un mattoncino ineludibile nell’affermare l’esistenza di qualcosa intrinsecamente certo, cui confrontare l’ipotetico in analisi”. Siccome però non sono teologo di professione, invece che mettermi ad analizzare i confini fra reale e ideale, dirò questo: finché ChatGPT non riuscirà a immagazzinare dentro di sé il germe della domanda, in questo caso quella di fede, rimarrà incapace dinanzi alle sensibilità cui sarebbe capace un qualsiasi umano.
Caro Alessandro, è così. ChatGPT può diventare immensamente colto, ma mai intelligente. Dobbiamo trattarla come un super dizionario, non come un oracolo. E’ ciò che facciamo con l’elaborazione dei protocolli ZAF in studio. Siamo ancora in una fase di “evoluzione” del modello, prima di poter parlare di “rivoluzione” ce ne vuole. Però indietro non si torna.
Come finirà? Ricordiamo che l’esistenza dei tre Arcangeli (Michele, Gabriele, Raffaele) è una verità di fede, essi sono descritti come “esseri incorporei, spirituali, perfetti”. E questo ChatGPT non l’ha colto (matita blu). Mi chiedo, arriverà mai a produrre metafore?
In soldoni, San Michele riuscirà a ricacciare il Diavolo all’Inferno? Lo scopriremo vivendo, senza paura.
