Vita d'artista


Una terra di mezzo color verde

All’inizio di quest’anno, quando le nostre vite non avevano ancora subito la drammatica onda d’urto del Covid, mi era stato inviato da un amico un video che  riprendeva un giovane Maradona in allenamento prima della partita, un riscaldamento in campo. Era gioioso, pieno di vita e dal suo corpo sprigionava un’armonia e una sicurezza sul possesso della palla che era incredibile, come se il pallone...

... fosse in collegamento spirituale con lui. La cosa ancora più pazzesca é che nel suo essere tutt’uno con il suo gioco, si era scordato si allacciare le scarpette da calcio e tutti quei movimenti perfetti li componeva in modo libero e spontaneo con le scarpe slacciate, incurante della difficoltà e in fondo anche del pericolo. Decisi di postare il video come augurio per tutti di essere altrettanto bravi, appassionati e inventivi come il giovane Maradona.

Quel video mi ha fatto pensare al quel livello di concentrazione profonda e quella leggerezza estatica che si ricerca nel momento in cui si parte e si inizia a produrre un’opera. Quando, con un tuo personale rituale, ti avvicini alla materia per provare ad addomesticarla, e in quel contatto sublime, dimentico di tutto e del mondo e di te stesso tracci un solco, cerchi il nuovo in mezzo al vecchio, componi pensieri che si fanno immediatamente azione.

Quella lotta immane e meravigliosa che è la creazione di un’opera d’arte, vive in una terra di mezzo che separa il sogno dalla vita vera, una terra di confine che dà doni immensamente preziosi ma che ti fa pagare il dazio certo della solitudine. E’ che così che l’artista nella vita di tutti giorni è una persona forse un po’ da poco e spesso non capita.

Ecco, questo articolo è il mio piccolo personale omaggio al grande Diego Armando Maradona, un mito in quella sua terra di mezzo color verde e umano, troppo umano nella vita.

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In questo numero hanno scritto:

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Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Laura Dolci (Torino -> Boston): un'italiana in America, Marketing Intern & Student
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
il chimico scettico (--): Anni di progetti per pharma big e non così big (sviluppo chimico e drug discovery). Altro non è dato sapere.
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite