IL Signor CEO


"Biden dovrà evitare il consolidarsi di una neo-plebe, che sfortuna per noi!"

Prosegue l'intervista di Zafferano al Signor CEO. Ecco la domanda di questa settimana:

Immagino che avrà goduto come un mandrillo (scusi il linguaggio popolare) per la vittoria del “suo” Joe Biden. Ancora di più per le sgradevolezze di Trump incapace di perdere, un autentico buzzurro. Quindi lei e i suoi compagni di merende tornate alla Casa Bianca. Non farete prigionieri?

"Come al solito Lei non sa nulla del funzionamento del mondo delle élite cosmopolite politiche, economiche, culturali, e blatera, blatera, dando giudizi di cui dovrebbe vergognarsi. Non siamo mica dei provinciali come le vostre élite europee o italo-borboniche.

In realtà, quel bastardo di Donald ci ha rubato il gusto della vittoria che pregustavamo da quattro anni. Ha dimostrato che anche un obeso come lui può guarire dal COVID in cinque giorni, tornando più pimpante di prima, solo perché ha avuto un approccio tipicamente americano. Se dovesse dichiarare quale cocktail di farmaci ha usato e se questi, come si sussurra, fossero a basso costo e quindi odiati dalle case farmaceutiche che sono state molto generose con noi, sarebbe molto sgradevole. Inoltre i 71 milioni di voti che ha raccolto non sono tanto repubblicani quanto trumpiani.

Se si consolida una nuova classe sociale fatta di poveri, ignoranti, buzzurri, indifferentemente bianchi-latini-afroamericani, quella che noi chiamiamo nei nostri studi sociologici la “neo-plebe” (quella che fa pendant con gli attuali nostri collaboratori, detti i neo-maggiordomi) e che un tempo raccoglieva il cotone o estraeva il carbone o costruiva auto puzzolenti, mentre oggi possono solo fare i rider, i magazzinieri, gli smanettatori, sarebbe un dramma. Quindi Biden dovrà procedere con i piedi di piombo, non aumentare le tasse, contrastare la Cina, silenziare la sinistra e i radical chic delle grandi città costiere, creare posti di lavoro, etc. etc. esattamente l’opposto di quello che avevamo in testa. Bill è distrutto, Silicon Valley non sa che fare, Wall Street lo rimpiange. Come la prenderà l’amico Xi al quale avevamo promesso ben altro?

Sono talmente fuori di me che per oggi la chiudiamo qui. Oltretutto, non sopporto quel sorrisino ironico che immagino abbia stampato sul volto. Parlare con Lei mi stanca!".

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In questo numero hanno scritto:

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Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
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Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
il chimico scettico (--): Anni di progetti per pharma big e non così big (sviluppo chimico e drug discovery). Altro non è dato sapere.
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite