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La Madonna Sistina e i suoi enigmi

La Madonna Sistina di Raffaello è un enigma ben più profondo della celebre Gioconda di Leonardo. Lo racconta bene il libretto di Bianca Gaviglio Raffaello, la madonna Sistina e i russi (Lindau 2020), che esce curiosamente insieme al film di Nicola Abbatangelo You, story and glory of a masterpiece. Gaviglio si concentra su uno dei tanti...

... quesiti che si trovano dentro l’enigma generale del quadro: perché questo quadro occidentale è stato ed è tanto importante nella cultura russa? Il libro è volutamente non accademico ed è dunque facile da leggere, appassionato e appassionante. Così uno scopre Dostoevskij in preghiera estatica davanti a questo quadro e Bulgakov in lacrime. Ritrova Bakunin che avrebbe voluto fare una rivoluzione marciando dietro alla Madonna Sistina e Tolstoj che non ne capiva il fascino ma, forse, almeno in punto di morte, avrebbe tanto voluto capirlo.

Di fatto, come racconta anche il film di Abbatangelo, è proprio l’intersecarsi dell’umano e del divino in quel quadro che risulta tanto potente ed enigmatico, fino a far pensare a Vasilij Grossman, autore russo eroe sia del film sia del libro, che esso rappresentasse l’anima immortale dell’essere umano nel suo momento migliore, quello di donna e di madre, mentre passa dentro tutti gli orrori della storia, portando una salvezza vittoriosa e paradossale.

Gaviglio giustamente riflette su questo incontro/confine tra cielo e terra, tra Russia ed Europa, tra un cristianesimo e l’altro. Questo punto di confine, nel quale nasce ogni bellezza, è ciò che la logica chiama vaghezza, il momento in cui un’idea, un oggetto, un termine sono ancora indeterminati: hanno già tutto la ricchezza futura di significati, ma non li hanno ancora definiti. A questa vaghezza, intesa nel suo senso più ampio, fisico, cognitivo e metafisico è dedicata una disciplina che avrà un futuro e che i lettori di Zafferano.news possono cominciare ad appuntarsi: orotica, da oros, lo studio dei confini. È in questo confine che nasce ogni bellezza e ogni desiderio, ma anche ogni successiva logica. È in questo confine misterioso che Raffaello ha intinto il suo pennello mentre dipingeva la sua e nostra Madonna Sistina.

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In questo numero hanno scritto:

Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Diego Saccoman (Milano): meccanico di paese, 60 punti di sutura e mai vinto niente