Musica in parole


Campane

Il giorno di Pasqua le campane delle chiese suonano a festa producendo un suono pieno, forte e senza interruzione, “a distesa”, come si addice alla solennità della giornata.

Tradizione vuole sia stato S. Paolino vescovo di Nola a introdurre nel V secolo le campane con batacchio nell’impiego religioso; successivamente sarebbero stati eretti i campanili delle chiese e le campane, da iniziali semplici vasi di bronzo si sarebbero trasformate in precisi strumenti musicali realizzati in fonderia.

La costruzione di una campana è un processo complesso che richiede grande abilità artigianale e consta di tanti passaggi: progettazione (per determinarne soprattutto grandezza e tonalità), preparazione del calco, fusione del bronzo (la lega principalmente utilizzata) poi versato nel calco che a freddo viene rotto, rivelando la forma della campana. Seguono altre fasi una delle quali, importantissima, è il “test del suono”: la campana viene colpita con un martello per verificarne la tonalità e se necessario, si effettuano delle regolazioni per ottenere il suono desiderato. È il percussore all’interno (il batacchio) che percuotendo la campana la fa suonare poiché produce vibrazioni.

In Italia abbiamo una delle più storiche e rinomate fonderie, la Marinelli di Agnone. Contribuendo in modo significativo alla tradizione campanaria italiana, l’azienda metallurgica ha una storia lunga quasi 1000 anni e nel corso dei secoli ha acquisito fama internazionale grazie alla maestria nella produzione artigianale delle campane, un mestiere tramandato di generazione in generazione. La fonderia Marinelli si distingue per l’uso di metodi tradizionali combinati a tecniche avanzate e dal 1924 per volere di Papa Pio XI può effigiarsi dello Stemma Pontificio.

Attiguo alla fonderia c’è il Museo storico della Campana, nato nel 1999 per documentare origine, storia e tradizioni riferite alle campane. Comprende la più vasta collezione al mondo di bronzi sacri e un raro esemplare di campana gotica che si ritiene fusa 1000 anni fa proprio ad Agnone.

Molte le campane realizzate dai Marinelli per occasioni particolari tra cui la Kennedy Bell (1964) dedicata al presidente degli Stati Uniti, la “campana della Perestrojka” per lo storico incontro del Papa con Gorbacíov (1989) e quella fusa per il grande Giubileo del 2000.

Un maestoso concerto di campane Marinelli tenutosi lo scorso dicembre in piazza San Pietro a Roma ha segnato l’inizio delle celebrazioni del Giubileo 2025. La più grande di quelle campane reca immortalato nel bronzo il logo e il motto del Giubileo: “Pellegrini di speranza”.

Eccola in questo video in concerto con le sue sorelle.

© Riproduzione riservata.
Zafferano

Zafferano è un settimanale on line.

Se ti abboni ogni sabato riceverai Zafferano via mail.
L'abbonamento è gratuito (e lo sarà sempre).

In questo numero hanno scritto:

Umberto Pietro Benini (Verona): salesiano, insegnante di diritto e di economia, ricercatore di verità
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale, follower di Seneca ed Ulisse, tifoso del Toro
Emanuel Gazzoni (Roma): preparatore di risotti, amico di Socrate e Dostoevskij, affascinato dalle storie di sport
Barbara Nahmad (Milano): pittrice e docente all'Accademia di Brera. Una vera milanese di origini sefardite
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Guido Saracco: già Rettore Politecnico di Torino, professore, divulgatore, ingegnere di laurea, umanista di adozione.