... Capitale argentina, le Stagioni di Piazzolla risalgono agli anni (1965/70) in cui il compositore ha stravolto la scena musicale del suo Paese creando il “nuevo tango”, mix di tango, jazz, dissonanze e strumenti estranei alla tradizione.
Nel 1998 il compositore Leonid Desyatnikov realizzò una curiosa trascrizione per violino e archi di tutte e quattro le Estaciones Porteñas di Piazzolla, in ognuna delle quali inserì interi passaggi tratti dalle "Quattro Stagioni” di Vivaldi, tenendo conto dell'inversione delle stagioni a sud dell'Equatore. Il risultato è una specie di ping pong Venezia-Buenos Aires per cui, mentre ascoltate l’Autunno di Piazzolla all’improvviso sentite alcune note della Primavera di Vivaldi e così via per le altre Stagioni, a contrasto.
Questa specie di reinvenzione di Desyatnikov piace ed è molto eseguita; le Estaciones vengono presentate in concerto come suite o separatamente. In questo periodo dell’anno a Buenos Aires è tempo di temperature in risalita, di “Primavera Porteña”, passeggiata di Piazzolla nei ritmi della Capitale, interrotti da citazioni dall’Autunno di Vivaldi. A dicembre arriverà l’estate in Argentina e “Verano Porteño” la rappresenta appieno con i suoi tratti calorosi, sensuali, pulsanti di ritmo tanguero in cui irrompono passaggi dell’Inverno veneziano proprio nei punti in cui Vivaldi descrive in musica, come indicato in partitura: “orrido vento”, “correre e battere li piedi per il freddo”.
L’estate musicale sudamericana mista ai brividi del nostro inverno la trovate qui, da ascoltare pensando alle stagioni calde di Buenos Aires.