Oltre all'intelligenza artificiale servono i muscoli

In questa rubrica riporto spesso le innovazioni in ambito neuroscienze ed intelligenza artificiale, per raccontare il progresso tecnologico verso un vero cervello elettronico. Oltre al cervello servono i muscoli, intesi non tanto come bracci robotici, quanto come impatto economico di queste innovazioni. In altri termini, questa intelligenza artificiale riesce a portare risultati concreti ad aziende ed investitori? Vale la pena investire?

Spike e neuroni

Da un paio d’anni noi, già allenatori della nazionale di calcio ed esperti di geopolitica da tastiera, abbiamo imparato tutto della Spike, la benedetta proteina che, irta sulla superficie del virus, consente di entrare nelle nostre cellule e fare un macello. Proprio sul riconoscimento della Spike si giocano...

Il Design Generativo

Ogni anno tengo un corso ai dottorandi del Politecnico di Torino, e son sempre affascinato da quanto diversamente ragionano ingegneri, architetti e medici. Queste differenze partono da molti anni prima della scelta del corso universitario, ma sicuramente passare cinque o sei anni su materie e problemi diversi accentua queste differenze nel profondo.

Cervello come Computer

In questa rubrica parliamo spesso di neuroscienze, perché la metafora del cervello come computer ci aiuta a capire nuove aree di sviluppo tecnologico partendo dal funzionamento meccanico, elettrico e chimico della nostra zucca. Tra le tante nostre capacità, quella di fare previsioni è particolarmente importante per gli sviluppi informatici. Pioverà? L’inflazione salirà? Riusciremo ad andare in pensione? Sono tantissimi gli ambiti in cui...

Sciami di Robot

Su questa rubrica abbiamo già visto che i robot non sono particolarmente intelligenti, da poco passati dal livello del ranocchio a quello della marmotta in termine di numero di neuroni e loro sinapsi, ed ultimamente iniziano a sviluppare capacità sociali. Cominciano a capire cosa sta facendo il vicino, che sia uomo o robot, e regolarsi di conseguenza. Non serve essere molto intelligenti per avere una capacità sociale, infatti formiche ed api, con pochissimi neuroni, riescono in imprese...

Un robot per Amico?

All’avvento dei co-bot, ossia quei robot in metallo e bulloni che lavorano spigolo a gomito con un essere umano, un grosso problema da risolvere era l’interazione tra la macchina e la persona. Innanzitutto, per assicurare la sicurezza delle attività ed evitare qualsiasi incidente, poi per fare in modo che non servisse un esperto informatico per comunicare, si decise a...

Glaucoma ed intelligenza artificiale

Glaucoma è una gran brutta parola: indica un gruppo di malattie, di cui non esiste cura, che partono dal calo della vista fino alla cecità completa. Questo disturbo colpisce circa 80 milioni di persone l’anno e porta alla perdita della vista danneggiando il nervo ottico attraverso un’evoluzione che per ora non riusciamo a fermare. L’incidenza è in forte crescita, per cui si prevede di arrivare a 110 milioni tra qualche anno: le ore spese al computer, o peggio sullo schermo del cellulare, sono un... 

Arriva il metaverso, scappiamo?

Facebook ha investito molto in virtual reality con Oculus ed il padrone Zucki di recente ha annunciato l’assunzione di diecimila nuovi dipendenti in Europa per sviluppare il metaverso, ma cosa significa? Con questo termine fantascientifico si intende semplicemente un mondo virtuale iper-connesso in cui come avatar possiamo far di tutto: giocare, visitare nuovi posti, comprare...

Un passo avanti per l’Alzheimer

Rudolph Tanzi nel 1986 pubblica il primo gene che causa l’Alzheimer, la settima causa di morte a livello mondiale, malattia debilitante che solo in America colpisce 65 milioni di persone. Rudolph non ha mai mollato la presa, e dal Massachusetts General Hospital di Boston ora sembra...

Neuroformismo per Intelligenza Artificiale

John Von Neumann nel 1945 pubblica il primo schema architetturale di un computer: ci sono input ed output di dati, un controllore ed una scatola per fare operazioni matematiche e logiche. È uno schema molto meccanicistico che presuppone la presenza di un’intelligenza centrale che riceve dati e restituisce informazioni, risultati utili. Il nostro cervello ha un’architettura diversa, con l’intelligenza distribuita sugli 80 miliardi di neuroni che processano dati e...