Le capre meticce di Sambuco

Io sono Marta (36), con mio marito Luca (36) alleviamo capre e produciamo formaggi a Sambuco, nella valle Stura di Demonte (Cuneo). Siamo allevatori stanziali, viviamo cioè tutto l'anno in montagna.

La scelta di allevare capre meticce nasce dall’amore per il nostro territorio. Siamo partiti da un primo gruppo regalatomi da mio padre, pastore da sempre, selezionando gli animali per avere sì una buona produzione di latte, ma senza perdere in rusticità. Questo agile erbivoro sa sfruttare al meglio i ripidi pascoli che ci circondano, disponibili solo dall'arrivo della primavera fino alla prima nevicata.

Per i nostri capretti abbiamo scelto di continuare a praticare il metodo "antico". Ciò significa che i piccoli vengono nutriti esclusivamente con il latte delle loro madri integrando con fieno di montagna e cereali bio. Per questo motivo potrete trovare i nostri formaggi (caprini, tome, caciotta, ricotta) solo a partire da aprile e fino a novembre. Nei restanti mesi le capre affrontano la seconda parte della gravidanza, il doveroso periodo di “asciutta”, poi lo svezzamento dei nuovi arrivati.

Alcuni saranno venduti, altri rimarranno con noi e così entreranno nel gruppo con tutti i crismi (ricevono un nome, il loro diploma di vita). Ci consideriamo allevatori “normali” perché abbiamo mantenuto un tipo di allevamento che rispetta rigorosamente le fasi della natura, senza forzarle. Le nostre capre sono “normali” avendo una vita “normale”. L’aziendina si chiama Bars Chabrier (via Cuneo 33 Sambuco), se passate da qua sentirete un dolce scampanellio, sappiate che sono loro, tutte e ... hanno un nome, una loro personalità, se volete ve le presentiamo. Se siete abbonati a Zafferano ditecelo. 

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In questo numero hanno scritto:

Filippo Baggiani (Torino): commerciale settore moda, scrittore allo stato quantico
Angela Maria Borello (Torino): direttrice didattica, scuola per l’infanzia, curiosa di bambini
Tommy Cappellini (Lugano): lavora nella “cultura”, soffre di acufene, ama la foresta russa
Angelo Codevilla (California): professor emeritus, viticoltore, tifoso di Tex Willer
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Marinella Doriguzzi Bozzo (Torino): da manager di multinazionali allo scrivere per igiene mentale
Marta Fossati e Luca Giacosa (Sambuco, Cuneo): pastori di capre meticce
Pietro Gentile (Torino): bancario, papà, giornalista, informatico
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Giancarlo Saran (Castelfranco Veneto): medico dentista per scelta, giornalista per vocazione