Benedetto XVI oltre la fine della Storia

Giulio Meotti è firma storica de Il Foglio. Molte le sue battaglie, ad esempio nel raccontare il dramma dei cristiani in Medio Oriente, una maggioranza divenuta minoranza ai limiti dell’estinzione. Il declino di un’Europa (e quindi dell’Occidente) a matrice cattolica con la negazione delle radici cristiane imposta da Jacques Chirac. Su questo filone si pone la sua ultima fatica editoriale...

Il musetto, eredità condivisa fra Veneto e Friuli

E’ uno dei piatti identitari del nostro nordest. Attendeva solo che vi fosse una Confraternita a lui dedicata, fondata “laicamente” nel paese di Papa Sarto, Riese Pio X, nel trevigiano, con l’obiettivo di rivalutarne il valore e l’identità locale legate a tradizioni che non devono scomparire.

Dietro le quinte del mio folle amore

E’ una delle pellicole più attese del Festival del Cinema di Venezia. Il regista una garanzia di storie di qualità, Gabriele Salvatores. Tra i protagonisti volti che non hanno certo bisogno di presentazione, a partire da Valeria Golino e Diego Abatantuono.

Amarcord ... Un Fellini tutto da scoprire

E’ una figura iconica del nostro novecento. Federico Fellini non è mai passato inosservato davanti a chi lo ha conosciuto, anche se per poco, tanto è vero che, tra i mille aneddoti che lo riguardano c’è quello che, spesso, trovandosi a tavola con l’allegra brigata che lo circondava era uso disegnare sui tovaglioli qualche scarabocchio che la sua fervida fantasia partoriva in forma plurigemellare.

I Ciardi, una famiglia di pittori dalle mille storie ed emozioni

E’ una bella storia dalla forte impronta di talento familiare che si è imposta a livello internazionale, tra otto e novecento. E’ quella dei Ciardi, Guglielmo, Beppe ed Emma, ben raccontata in una mostra allestita a Palazzo Sarcinelli, in quel di Conegliano, terra del prosecco, il cui lancio del tappo, oramai, ha toccato i cinque continenti. Un motivo in più, quindi, per visitare queste terre ricche di magia e di storie da scoprire.

Albrecth Durer a Bassano del Grappa

Ci sono storie che non cessano di stupire, in questa Italia dalle mille bellezze. Prendiamo Bassano del Grappa. Nell’immaginario collettivo viene collegata al suo ponte degli alpini. Al nettare che riscaldava l’anima nella guerra di trincea.

“Lagunario, un’altra Venezia”. In viaggio con Isabella Panfido

Venezia, con la sua storia che la rende unica, appare sempre più spesso, nelle cronache del tempo fuggente, vittima di una sorta di bulimia turistica che la rende inavvicinabile nel periglioso tratto che porta a San Marco, vittima di orde fameliche di pellegrini multietnici cui poco o nulla, salvo rare eccezioni, interessa della sua anima, delle mille testimonianze che si possono scoprire percorrendo le silenziose calli alla ricerca di storie perdute, tra cui quelle raccontate dai “nisioeti”, le toponomastiche insegne dipinte sui muri a dare un nome a calli, campielli o altro di vicende ingoiate dal passato di cui in parte ne raccontò un esordiente Fulvio Roiter.