Quel giorno il tema ruota sul dove andare in vacanza da grandi, i viaggi che avrebbero fatto, le cose che avrebbero visto. Ognuno si fa bello come può mettendo in campo il proprio sentito dire di luoghi lontani e affascinanti: giungle, isole sperdute, ghiacci del polo nord.
Guglielmo (4 anni) si sta vestendo ed è silenzioso, sembra assorto a non sbagliare il davanti e il dietro della maglia da mettere, la indossa e poi, accompagnandosi con le dita della mano riunite sulle punte, con un movimento basculante del polso dal basso verso l’alto, interviene -“Ragazzi! Ma che pensate! Meno male che siamo qui in piscina e che siamo bambini, perché se no a quest’ora saremmo da un’altra parte a cercarci un lavoro!, altro che andare a fare viaggi !”-
Nessuno ribatte, corrugati e pensierosi finiscono di vestirsi.