... liberamente e noi con lei. Abbiamo un rapporto fisico con la scrittura. Tocchiamo con gli occhi la pagina bianca o la pagina scritta, cosa che non si può fare con lo schermo. Il computer è piuttosto una protesi. Ho con lui un rapporto tattile e intersensoriale. Divengo io stesso un ectoplasma dello schermo.
Nascono probabilmente qui, in questa incubazione dell’immagine virtuale e del cervello, le innumerevoli disfunzioni che colpiscono i computer e che sono come i lapsus del nostro stesso corpo.
Cordiali saluti,
Jean Baudrillard