... (e la sollecitazione incessante alla quale essa è sottomessa, l’informazione, equivale al supplizio sperimentale degli animali nei laboratori), ma non ci dice dove sia la verità: a sinistra o a destra? Né ciò che preferisce: la rivoluzione o la repressione? È senza verità e senza ragione. Possiamo prestarle tutte le parole artificiali. È senza coscienza e senza inconscio.
Questo silenzio è insopportabile. È l’incognita dell’equazione politica, l’incognita che annulla tutte le equazioni politiche. Tutto il mondo la interroga, ma mai in quanto silenzio, sempre per farla parlare.
Ora, la potenza di inerzia delle masse è insondabile: letteralmente nessun sondaggio la farà apparire, poiché i sondaggi sono là per cancellarla. Un silenzio che fa oscillare il politico e il sociale nell’iperrealtà che noi conosciamo. Perché se il politico cerca di catturare le masse in una camera d’eco e di simulazione sociale (i media, l’informazione), sono le masse che diventano in cambio la camera d’eco e di simulazione gigantesca del sociale.
Non c’è mai stata alcuna manipolazione. Il gioco si è giocato da entrambe le parti, ad armi pari, e nessuno oggi può dire chi abbia vinto: la simulazione esercitata dal potere sulle masse o la simulazione inversa, tesa dalla massa al potere che vi si inabissa.
Cordiali saluti,
Jean Baudrillard