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La BATNA dell’Ucraina

Durante la campagna elettorale, ed ancora nei primi due mesi di presidenza, Trump s’è detto convinto di poter risolvere il conflitto ucraino in poco tempo: 24 ore, qualche settimana, un paio di mesi. Oggi sembra incline a fare l’ennesima inversione ad U rispetto alle promesse iniziali: al pari del taglio del budget della difesa che s’è trasformato in un forte aumento, del taglio degli sprechi statali che s’è trasformato in lettera morta al Congresso, pure in questo caso pare aver tirato la derapata.

Chi vi scrive è convinto che la peggiore delle negoziazioni sia preferibile alla migliore delle vittorie in guerra, ma so di far parte di una piccola minoranza, sovrastata dagli infallibili Rambo da tastiera. Per negoziare la risoluzione di un conflitto, occorre che entrambe le parti abbiano capito che non esiste una miglior alternativa (best alternative to a negotiated agreement, BATNA), e che la controparte sia fatta di gente al pari di noi. Se davvero consideri l’avversario come sub-umano, se pensi che la sua distruzione sia l’alternativa migliore, sedersi al tavolo serve solo alla propaganda di guerra, e prender tempo per riorganizzare i combattimenti.

Fatto salvo che in guerra non esiste un’etica, e tantomeno la verità dell’uno rispetto alle bugie dell’avversario, possiamo classificare come pura fuffa qualsiasi delle iperboli emerse in questi mesi: i russi combattono con le pale e lanciano lavatrici, gli europei fanno sanzioni devastanti, al punto che la Russia finisce le patate. Come riporta la BBC in un sussulto di giornalismo investigativo, l’Europa compra più idrocarburi dalla Russia di quanto spenda per aiutare i fratelli ucraini. Di cosa stiamo parlando con queste sanzioni? Teatro della peggior specie.

Un anno fa russi ed ucraini si lanciavano 30 droni e missili a notte, a pochi chilometri dal fronte, spendendo fiumi di inchiostro e propaganda il giorno dopo per lamentarsi del terrorismo dell’uno e dell’altro. Adesso se ne lanciano 500 a notte, a centinaia e migliaia di chilometri: di cosa stiamo parlando? Guerra, il male assoluto.

Sia Ucraina sia Russia oggi sono in grado di produrre armi efficienti ed efficaci, impareggiabili rispetto all’import da qualsiasi altro paese: anche i cinesi, che finora avevano la leadership tecnologica nel campo, stanno passando alle retrovie. Ed in termini di volumi produttivi, la Russia produce il doppio dei missili delle multinazionali americane, e li lancia.

Tra le tante sparate del nostro Presidente, una è rimasta sottotraccia. Appena finiti gli incontri con le controparti, ha sancito che Zelenski e compagni da una parte, Putin e suoi dall’altra, si odiano nel profondo, ben oltre quello che possa essere l’orgoglio personale o il non voler perdere la faccia con la propria popolazione. Come potrebbe essere altrimenti dopo le stragi, le torture, i cimiteri che non contengono più i morti? E come pensano di fare con un confine lunghissimo che li terrà uno contro l’altro armati per generazioni? In uno dei recenti scambi di prigionieri di guerra, da una corriera ucraina son scese nonne e sciure russe che parevano totalmente innocue: perché imprigionarle? È logico aspettarsi che i loro figli e nipoti cercheranno vendetta, a prescindere dalla possibile tregua.

Molti esperti ci dicono che Putin finge, che non sarebbe mai così pazzo da tirare l’atomica, ma questa idea è evidentemente propaganda. Separando l’etica dalla logica, l’eliminazione definitiva dell’Ucraina gli risolverebbe capre e cavoli: una landa inabitabile per anni ed un punto fermo sulla conseguenza di far guerra alla Russia. Se sommate tre anni di conflitto micidiale e sempre piu’ addentro ai due paesi, l’Europa che fallisce nelle sue sanzioni, e la maggioranza delle nazioni che sono quantomeno neutrali, se non dalla parte di Putin, capite che l’opzione nucleare è logica e perseguibile. Come disse il Presidente Truman su Hiroshima e Nagasaki, “… Se non accettano adesso i nostri termini, possono aspettarsi una pioggia di rovina dal cielo, come non è mai stata vista sulla terra “.

È inutile pensare che Putin sia bugiardo, pazzo o quanto di peggio esiste al mondo: è nella posizione di Truman di asfaltare completamente un paese, e la storia potrebbe ripetersi.

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Zafferano

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