Il vaccino Moderna e io ci siamo incontrati in comune

Una dozzina d’anni fa decisi che avrei lasciato, dopo tre lustri, Londra, e che il mio lavoro non sarebbe più stato retribuito da terzi, ma offerto gratis, per quel che valeva (penso nulla), al mio paese. Non sapendo far altro che leggere, scrivere, lavorare, scrivo ogni giorno sia Camei, sia saggi, ora anche romanzi (non perdetevi Il Processo di Achille K. - un tocco di pubblicità non guasta). Lo faccio con autodisciplina prussiana, indosso i miei occhiali rosa d’ordinanza per osservare persone e cose, scrivo, e sono felice.

Fare lo scrittore ormai è il mio mestiere. E sono pure felice di...

Il doppio compleanno di Zafferano.news

Il giorno del solstizio di primavera 2019, quando la durata del giorno e della notte fu la stessa, nasceva Zafferano.news. Poco prima avevo scoperto di convivere con un feroce carcinoma. Rifiutai qualsiasi forma di turismo oncologico, diedi a due amici medici torinesi una delega totale sulla cura: a loro affidai la mia “vita”, mi tenni lo “stile di vita”. Approccio manageriale in purezza. Loro fecero quello che ritennero giusto, io ci scrissi un libro. Da tre anni, ogni trimestre, faccio una super puntura da 500 €, le analisi successive sputano un numerino, se è buono io guadagno tre mesi di vita. Punto.

Zafferano.news ha avuto un successo straordinario, grazie... 


E se le “cattive” Big Pharma volessero sfilarsi dal business vaccini?

Noi di Zafferano.news, da un anno a questa parte, non abbiamo scritto alcunché su COVID 19. Nel frattempo, abbiamo letto tutto e il contrario di tutto. I risultati, morti per milione di abitanti e perdita del PIL, sono lì, spietati a confermare il fallimento della classe dominante. Ora è arrivato al potere, in luogo di “maggiordomi”, inetti e chiacchieroni, un “padrone” vero, Mario Draghi. Dalle prime mosse, essendo uno che studia prima di parlare e di scrivere, ha capito che il problema vaccini è molto più complesso di come pensasse il suo predecessore.

Il calcio sopravviverà al virus di Wuhan?

Pier Paolo Pasolini, perdutamente innamorato del calcio (specie di periferia), coniò una serie di importanti definizioni. Eccone alcune: “E’ uno sport, più un gioco” oppure “è un concetto” ovvero “è una rappresentazione sacra” oppure “è l’ultimo grande rito” o ancora “è un oppiaceo terapeutico”.

Io ne preferisco un’altra, sempre sua: “è un sistema di segni, quindi un linguaggio”. Una lingua della quale i giocatori ne sono...

Addio al mito Ferlinghetti, un vero libraio

Uno dopo l’altro se ne sono andati i miti della mia giovinezza “ribelle”: è morto a 102 anni Lawrence Ferlinghetti. Ogni volta che sono stato a San Francisco (tante) sono andato alla sua iconica libreria, con dipinta sul vetro, in un giallino uovo, la scritta “City Lights Bookstore”, ispirato, immagino, al film muto di Charlie Chaplin, Luci della Città.

Come manipolare il mercato ai tempi del CEO capitalism. Parla XY, banchiere svizzero scanzonato

Non potendo incontrarci causa “Virus di Wuhan” nel solito grotto del Mendrisiotto a mangiare polenta concia, ho passato un’ora al telefono con l’amico di una vita, il banchiere svizzero XY, noto ai lettori come un scanzonato gestore di patrimoni. Celebre la sua battuta: “Fai gestire il tuo patrimonio solo da chi un patrimonio lo abbia già, e pure importante”. Lui ama i clienti che nel mandato accettino la sua formula mito: “Gestisco i suoi soldi come fossero...

Un parlamento imbarazzante ratifica la nomina del primo lord protettore d'Italia

Una premessa: sono uno dei pochi che non conosce Mario Draghi, non ho alcuna informazione di prima mano su di lui, nulla so di come si comporterà da premier. L’occasione per conoscerlo la persi quando un amico (potente) mi contattò, a nome suo, per fissare un appuntamento: voleva offrirmi la carica di CEO di un’importante azienda di Stato (allora era direttore generale del Tesoro, quindi l’Azionista). Pregai l’amico di scusarmi, ma incontrarlo per prendere un caffè, e poi dirgli di no, mi pareva inelegante. Avevo deciso che mai più...

Grazie a Renzi è arrivato l'arrotino Draghi

Il Conte Bis è stato dimissionato dal “furb da pais” (piemontesismo) Matteo Renzi, l’unico animale politico rimasto su piazza. Il Draghi Uno è stata una scelta coraggiosa del Presidente Mattarella. Quindi, cominciamo dai ringraziamenti.

Da venti mesi le nostre élite politiche, economiche, culturali (con stampa mainstream al seguito) erano succube del delirio di potenza-impotenza di un pugno d’inetti guidati da uno sconosciuto membro del Deep State, con un’opposizione che ripeteva, come un disco rotto, “elezioni, elezioni” (inutili, perché se anche le vinci ti abbattono a colpi di spread), fingendo di non conoscere...