Per il celebre pittore, avvicinato fin da bambino allo studio di violoncello e pianoforte, la musica ebbe un ruolo importante nella vita e nel suo percorso artistico. Fra i musicisti che esercitarono un’influenza su di lui sicuramente un posto di rilievo spetta a Schönberg.
Il 2024 è l’anno per celebrare entrambi gli artisti: Arnold Schönberg perché se ne festeggiano i centocinquant’anni della nascita mentre si ricorda Vasilij Kandinskij a ottant’anni dalla morte (13 dicembre 1944).
L’opera che più avvicina il pittore al musicista è “Impressione III (Concerto)”, tela creata da Kandinskij dopo aver ascoltato in concerto la musica del compositore austriaco (Monaco 1911).
Nel dipinto la pittura vive in parallelo con la musica, diventa una partitura da vedere, trasforma suoni e ritmi in forme e colori che si intrecciano tra loro.
Spiccano il giallo luminoso, il rosso acceso, il blu e il nero profondo. Kandinsky utilizza un linguaggio pittorico libero da vincoli figurativi ma in questo “Concerto” è possibile riconoscere frammenti di forme che suggeriscono strumenti musicali e figure umane: un pianoforte a coda nero, alcuni spettatori tra il pubblico.
Il quadro non racconta una storia bensì invita lo spettatore a immergersi in un’esperienza sinestetica, in cui la vista possa evocare suoni e movimenti. Kandinskij voleva che la sua arte fosse percepita non solo con gli occhi ma anche con l’anima, come un dialogo tra artista e spettatore.
Ecco il video di “Impressione III (Concerto)”, il dipinto che il pittore realizzò quando aveva appena terminato il citato “Lo spirituale nell’arte”, manifesto in cui espose la sua visione dell’esperienza artistica.
Erano anche gli anni di un primo significativo dialogo epistolare tra Kandinskij e Schönberg - entrambi impegnati nei rispettivi importanti percorsi di ricerca artistica - anch’esso rivelatore dell’esigenza di una relazione stretta tra pittura e musica.