... le fanciulle seguono lui, scomparendo tutti nel buio del giardino”.
Questa è la mini-storia di “Jeux”, poème-dansé di Claude Debussy datato 1913, quando la musica già giocava col tennis. Complice l’idea di Djagilev - e la coreografia di Nijinsky - che cercava una partitura adatta a una danza ispirata ai movimenti dei giocatori in campo.
La musica di “Jeux” è raffinatissima, mille colori orchestrali e tanti improvvisi cambi di ritmo sottolineano le fasi del gioco fra i tre protagonisti; a Parigi, alla presentazione non venne però capita e solo anni più tardi il pubblico scoprì e amò quest’opera visionaria.
Al balletto “Jeux” è ispirata una performance a noi contemporanea: “Throwing Balls at Night” dell’artista Jacopo Miliani, presentata alle OGR di Torino tra gli eventi che in queste settimane ci hanno avvicinato al clima delle ATP Finals (14-21 novembre Pala Alpitour Torino).
Miliani si rifà al poème-dansé francese e le note di Debussy annunciano le mosse dei danzatori in tenuta da tennis; palline gialle in gran quantità attraversano la scena. L’elettronica fa da base alla danza contemporanea e alla tecnica del voguing (da Vogue, i ballerini imitano pose e movenze viste in copertina e alle sfilate di moda).
La musica classica non è la sola ad amoreggiare col tennis e se Debussy giocava spesso con Ravel, e Gershwin con Schönberg, in tempi più recenti sono scesi in campo i Dj: stranoto il video del match Bob Sinclar vs Martin Solveig - con l’aiutino di Djokovic - sulle note della sua canzone “Hello”. Per contro i tennisti suonano: famosa ad esempio la passione di McEnroe per il rock (con Eric Clapton maestro di chitarra) e strepitosa la carriera da tennista e cantante di Noah.
Ora aspettiamo le giornate torinesi delle ATP Finals. Annunciato Andrea Bocelli che canterà prima della finalissima e prevista una serie di altri eventi musicali. C’è da scommettere che si risentiranno le canzoni pop dedicate ai campioni e vedremo se Djokovic delizierà i fan anche con le sue “performance” musicali: lo abbiamo già visto divertirsi con il pianoforte, il violino e suonare il sax, che a volte alterna alla racchetta. Perché anche la musica entra in campo.