Ottomila canne, cinque tastiere, potenza di suono e possibilità timbriche tali da avvicinarlo alla resa di un’orchestra sinfonica: queste le caratteristiche che l’organo maggiore della Cattedrale vantava fino al momento dell’incendio. Conserva (conserva ancora?) parti risalenti al 1733; risparmiato dal fuoco, se l’acqua non ha fatto di peggio, forse si è davvero salvato.
Quasimodo deve essere il campanaro più famoso al mondo e insieme alle campane, per il tramite del capolavoro di Victor Hugo ha ispirato successi musicali in vari ambiti, trasportando Nôtre Dame in atmosfere musicali solitamente estranee a una cattedrale. Il musical di Cocciante, in scena dal 1998, conta ormai milioni e milioni di spettatori. Campane e campanaro anche nelle famose canzoni Nôtre Dame de Paris di Edith Piaf e Les cloches de Nôtre Dame di Léo Ferré. Come non ricordare Il gobbo di Nôtre Dame della Disney, dalla bellissima colonna sonora.
Lasciando la fantasia per la Storia, a Nôtre Dame la musica ha punteggiato eventi di somma rilevanza. Tra i più significativi senz’altro l’incoronazione di Napoleone Bonaparte; durante l’imponente cerimonia (due orchestre, due cori e bande militari) fu eseguito il Te Deum composto da Giovanni Paisiello, alla corte di Napoleone in quegli anni.
La Francia volle un Te Deum a Nôtre Dame anche per celebrare la fine della Grande Guerra nel 1918 e il termine della Seconda Guerra nel 1944 e l’anno successivo.
L’ultimo concerto di Natale in Cattedrale è del 18 dicembre scorso, con l’esecuzione della Messe de Minuit di Marc-Antoine Charpentier affidata ai giovani musicisti dell’Orchestre du Conservatoire de Paris.
Ora tutti vorrebbero poter di nuovo cantare: Parigi si sveglia e si sentono già/le campane a Nôtre Dame (dal Gobbo di Nôtre Dame, Alan Menken per Disney)