L’Anima


Il finale di Gran Torino

Quando scorrono i titoli di coda di Gran Torino, c’è sempre silenzio. La prima volta che lo vidi, al cinema Sociale di Brescia, ricordo che la gente non si alzava. Stava pensando a ciò che aveva visto:

Un buon risultato, per un film. Quando lo mostrai, anni dopo, a un gruppo di liceali sudamericani (mi trovavo in Cile) il risultato fu lo stesso: un silenzio pensante. Poi iniziò il dibattito: cosa voleva dirci, Clint Eastwood, con quel finale?

Scopro le carte, Gran Torino (oltre ad essere, per una felice coincidenza, il nome della casa editrice del nostro patron) è il mio film preferito. Ed è anche il film perfetto da vedere questa settimana (Mel Gibson permettendo). Perché spiega la Pasqua, la Pasqua cristiana, come nessun articolo, nessuna predica, nessuna colomba è in grado di fare.

La storia di Walt Kovalski, americano di origine polacche, operaio della Ford in pensione, veterano della Guerra di Corea, arrabbiato con la vita, con il mondo e soprattutto con i vicini asiatici, a un certo punto prende una piega inaspettata e da quel momento niente sarà più lo stesso.

Gran Torino è il racconto di un incontro, di un cambiamento, di un dono. Il racconto di una passione che rigenera. Ecco, ci si sente un po’ così, dopo averlo visto: rigenerati. Un buon risultato, per un film. 

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In questo numero hanno scritto:

Filippo Baggiani (Torino): commerciale settore moda, scrittore allo stato quantico
Marinella Doriguzzi Bozzo (Torino): da manager di multinazionali allo scrivere per igiene mentale
Valeria De Bernardi (Torino): musicista, docente al Conservatorio, scrive di atmosfere musicali, meglio se speziate
Roberto Dolci (Boston): imprenditore digitale
Giovanni Maddalena (Termoli): filosofo del pragmatismo, della comunicazioni, delle libertà. E, ovviamente, granata
Riccardo Ruggeri (Lugano): scrittore, editore, tifoso di Tex Willer e del Toro
Marco Sampognaro (Brescia): giornalista prestato all’Università, specializzato in inseguimento sogni
Giancarlo Saran (Castelfranco Veneto): medico dentista per scelta, giornalista per vocazione