Ecco la risposta del Signor CEO:
"Bravo, finalmente una domanda intelligente. Al momento i Report dei terminali umani che ho in ogni Stato americano non hanno sciolto il dilemma che mi turba. A differenza di George, Bill e Jeff, io non ho ancora deciso se per noi del Club sia più conveniente una Presidenza Trump o Biden. Le rivolte a noi non piacciono, io sono contro chi scende in piazza, sono tutti criminali comuni, sia se sono di Antifa* che di Boogaloo**.
Trump ha il vantaggio di avere in pugno i suoi elettori, certo una minoranza nel paese, ma strategicamente ben equilibrata nei singoli Stati, che stravedono per lui, mentre Biden ha in mano i media, i social, Silicon Valley, la finanza e soprattutto il voto nero. Se dovesse avere anche un supporto non formale da parte di Barry Sanders per lui sarebbe fatta. Ma, lo confesso nel rapporto con la Cina di Xi mi fido più del buzzurro Trump che non di Biden (costui in politica estera ha l’imbarazzante languore di Barack, con però la pelle bianco fumo dei Wasp di serie B).
Aspettiamo di vedere come finisce la 'battaglia di New York'. I due dem al vertice, Bill e Andrew, si odiano, uno difende i figli estremisti dei big di Wall Street l’altro pensa alla sua carriera politica. Infatti, chi saccheggia il negozio di Begdorf Goodman non è uno affamato ma, secondo Bill, un newyorchese che apprezza l’eleganza.
Trump punta su Bibbia & Fucile, non sappiamo ancora su cosa punterà Biden. E poi, come reagirà Xi a quello che si scoprirà sull’ignobile rapporto Cina-OMS? Ci sarebbero tutti gli elementi perché la famiglie delle decine di migliaia di morti americani facciano una class action al Governo cinese. Per noi sarebbe imbarazzante.
Comunque nessun problema circa i due candidati, entro fine agosto decideremo chi supportare. E chi sceglieremo noi, stia tranquillo, sarà il 46° Presidente degli Stati Uniti.
Basta! Parlare con lei mi stanca!".
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*Galassia di organizzazioni di estrema sinistra unite dal brand "Antifa" (anti fascism) ricco di figli di…
**Gruppo di estrema destra che punta alla guerra civile, ricco di suprematisti bianchi di periferia.