Non solo il corpo si ribella contro ogni forma di innesto e di sostituzione artificiale, non solo gli spiriti animali si ribellano, ma lo spirito stesso si rivolta contro la sinergia che gli viene imposta tramite innumerevoli forme di allergia.
L'abreazione, il rigetto, l'allergia sono una forma singolare di energia. Da questa energia viscerale che ha preso il posto della negatività e della ribellione critica nascono i fenomeni più originali del nostro tempo: le patologie virali, il terrorismo, la droga, la delinquenza, perfino delle attività ritenute positive come il culto della perfomance e l'isteria collettiva di produzione che dipendono molto di più dalla compulsione a sbarazzarsi di qualcosa che dalla pulsione a creare checchessia.
Oggi funzioniamo molto di più a espulsione e a repulsione che a pulsione propriamente detta. Le stesse catastrofi naturali sembrano una specie di allergia, di rigetto da parte della natura di un dominio operazionale dell'umano. Là dove viene meno la negatività, esse costituiscono un irriducibile segno di violenza, un segno prezioso e soprannaturale di denegazione.
La loro virulenza, d'altronde, comporta spesso per contaminazione il disordine sociale.
Con i miei più cordiali saluti,
Jean Baudrillard